Tsipras alla Ue, lo accoglie Juncker completamente ubriaco
Ecco le persone alle quali siamo in mano. La scena viene ripresa dalle tv di tutto il globo, l’evento è certamente importante, il neo capo del Governo greco Alexis Tsipras si reca a Bruxelles per incontrare i massimi vertici europei, lo accoglie il Presidente della Commissione Ue, il lussemburghese Jean Claude Juncker.
Ebbene fin qui nulla di strano, nulla di più normale, davanti agli occhi dei giornalisti e fotoreporter giunti per l’occasione, però, si presenta una scena incresciosa, all’arrivo del Presidente della Commissione Ue tutti si rendono immediatamente conto dello stato penoso in cui si trova Jean Claude Juncker.
Le gote paonazze, lo sguardo vitreo ed il sorriso stampato sulle labbra non lasciano dubbi sullo stato di ebbrezza col quale si presenta all’appuntamento l’ex Premier lussemburghese ora a capo del “governo” europeo.
Tsipras, rendendosi immediatamente conto della situazione è evidentemente imbarazzato, e si irrigidisce mentre Junker gli si avvicina e, dopo avergli stretto la mano lo bacia, come si farebbe solo con dei familiari (o eventualmente con una signora).
Ma il peggio deve ancora arrivare perché i due, dopo le foto di rito davanti alle rispettive bandiere, devono riunirsi, a porte chiuse, per discutere di questioni determinanti per il futuro non solo della Grecia, ma dell’Europa intera.
E cosa fa Juncker nel breve tragitto che i due leader devono percorrere fino all’ufficio di presidenza? Prende per mano Tsipras, come farebbe un nonno col nipotino, al Premier greco non resta che farsi una risata con la quale cercare di mascherare un profondo stato di disagio.
Fin qui i fatti, che ci potrebbero anche far sorridere, ma davvero per poco. Se ci fermassimo solo un attimo a riflettere e ci chiedessimo a chi stiamo affidando il “governo” dell’Europa, infatti, non troveremmo motivi per restare allegri.
Junker non è ancora arrivato ai livelli di Eltsin (ricordate?), ma la strada è quella buona, i danni dall’abuso di alcol sono ben noti e non devono affatto essere sottovalutati. Abbiamo l’assoluta necessità di affidare il nostro futuro a persone serie, rigorose e “lucide”, persone che devono prendere decisioni che hanno importanti risvolti sulla vita di tutti noi, non possiamo permetterci di affidare compiti così delicati a tipi come Juncker.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro