Interesse composto: cos’è e come si calcola?
In ambito finanziario si parla spesso di interesse composto dell’investimento. Si tratta di una strategia che si fonda sull’efficienza dell’investimento sul lungo termine. Tale strategia prevede la rinuncia ai guadagni di breve periodo per massimizzare i profitti su intervalli di tempo maggiori. Vediamo come funziona e in che modo è possibile calcolarlo.
Interesse composto: cos’è e come funziona
L’interesse composto è una strategia per migliorare il rendimento di un asset finanziario che consiste nel reinvestire i profitti anziché ritirarli. In pratica l’importo investito viene aumentato in modo tale che gli interessi maturati raggiungano valori maggiori nel tempo.
Si può applicare a diversi strumenti finanziari dal momento che la stragrande maggioranza di essi offrono rendimenti periodici per i quali è possibile sfruttare l’interesse composto con il fine di massimizzare i potenziali guadagni nel tempo.
Quando si applica una strategia di interesse composto si procede ricapitalizzando gli interessi reinserendoli nel capitale investito per far sì che questi contribuiscano, a loro volta, a generare un rendimento maggiore nel tempo. Pertanto l’interesse composto differisce da quello semplice proprio perché, per quest’ultimo, il risparmiatore investe una somma e ottiene il pagamento del rendimento alla scadenza.
Come si calcola l’interesse composto?
Per il calcolo dell’interesse composto basta seguire una semplice formula matematica che preveda il capitale iniziale, gli interessi maturati, la durata dell’investimento e il montante, ovvero il valore del capitale rivalutato.
Il valore complessivo dell’investimento, quindi, si ottiene dal capitale iniziale moltiplicato per gli interessi e per la durata dell’operazione di investimento. Maggiore sarà il periodo di investimento e maggiore sarà l’interesse composto che otterrà il risparmiatore.
Ti facciamo un esempio
Supponiamo che Mario decida di investire 20 mila euro con un interesse netto del 5% annuo per il quale, dopo 12 mesi, ottiene 1000 euro. In questo caso Mario potrà decidere di incassare il profitto lasciando i 20 mila investiti per generare ulteriori rendimenti oppure re-investire i 1000 euro e aumentare il profitto.
Se incassa i 1000 euro il rendimento resterà invariato purché rimangano invariate le condizioni. Se ri-capitelizzerà tramite la strategia dell’interesse composto, invece, l’interesse non verrà calcolato sui 20 mila investiti ma su 21 mila euro. Di conseguenza l’anno successivo avrà guadagnato 1050 euro, 50 in più dell’anno precedente.
Il profitto è realmente esponenziale
Magari questa può sembrare una piccola differenza considerando la redditività di questa strategia sul lungo periodo il guadagno, per definizione, sarà sempre più elevato. Il profitto massimizzato lo si ottiene proprio perché l’interesse composto è fondato su un meccanismo di crescita esponenziale.
Basti pensare che i 10 mila euro iniziali di Mario, ad un tasso annuale del 10% diventano oltre 400 mila dopo 40 anni. Pertanto la durata dell’investimento è il fattore che influisce in modo più incisivo sulla redditività degli investimenti effettuati tramite la strategia dell’interesse composto.
In altre parole la strategia dell’interesse composto suggerisce di re-.investire i guadagni per metterli a frutto in investimenti più lunghi nel tempo ma a rendita maggiore perché basati sul meccanismo dell’incremento esponenziale.
Come iniziare ad investire con gli interessi composti?
Ti abbiamo già spiegato che questo genere di investimenti è profittevole sul lungo periodo. Di conseguenza al risparmiatore resta il compito, non certo facile, di scegliere strumenti di investimento capaci di generare profitti costanti nel tempo per utilizzarli per applicare la strategia dell’interesse composto.
Se sei alle prime armi e stai leggendo queste informazioni per acquisire le basi necessarie per cominciare è sempre fondamentale consultare un intermediario autorizzato al quale rivolgere domande, dubbi, perplessità e ambizioni. Le variabili da considerare sono molte per cui è preferibile affidare questo compito a chi ha le competenze per farlo.