A Matteo (Renzi) si perdona tutto
Cosa sarebbe successo se al posto di Matteo Renzi fosse stato Silvio Berlusconi a telefonare “cordialmente” ad un transfuga del Movimento 5 Stelle, un Carneade che improvvisamente è salito agli onori della cronaca nazionale per essere stato espulso dal partito?
Vediamo se in Italia c’è una Procura, un Magistrato che apre un fascicolo, se non altro, per fare chiarezza sui contatti che il fuoriuscito grillino ha con il Premier, cosa dite voi si muoverà una Procura?
E con Silvio Berlusconi al posto di Matteo Renzi dall’altro capo del telefono si sarebbe mossa qualche Procura?
Ovviamente non sto ipotizzando alcun tipo di reato, è lecitissimo che Renzi chiami al telefono Massimo Artini, anzi di più, personalmente non ritengo neppure corretto che un giornalista de La7, registrando casualmente la conversazione, la mandi successivamente in onda, ciò che mi chiedo è se in Italia la Magistratura si muove con la stessa solerzia indipendentemente dai personaggi coinvolti.
Ma non è solo la Magistratura ad avere un occhio di riguardo verso il nostro Premier, mi riferisco anche alle donne, diciamo quelle più sensibili alle problematiche “femministe”, non so, per fare un nome a caso, ad esempio, alla nostra Presidente della Camera Laura Boldrini.
Perché una battuta, che, sia ben chiaro, personalmente ho trovato estremamente simpatica e divertente, detta da Matteo Renzi non suscita “l’ira” del genere femminile, mentre se fosse stata pronunciata da Berlusconi (che sono certo si mangia le mani per non averla detta lui) senza dubbio avrebbe provocato una levata di scudi da parte delle “pasionarie”?
Cosa ha detto Renzi?
Beh! Visto le parole di ammirazione che Marine Le Pen ha usato nei confronti di Salvini, Renzi si è complimentato con il Segretario della Lega dicendo “Salvini è riuscito a mandare in estasi la Le Pen. Bravo, non era facile, immagino”.
Allora signora Boldrini, si è fatta una bella risata anche lei?
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro