Inflazione e deflazione, da chi sono generate?
Tutti coloro che hanno superato gli “anta” sono cresciuti con uno spauracchio, un termine che era diventato noto a tutti, anche a coloro che non avevano fatto studi economici, come ad esempio le casalinghe, e metteva paura soltanto a sentirlo pronunciare: inflazione.
La tassa più iniqua perché colpisce tutti allo stesso modo, poveri e ricchi, senza alcuna distinzione, si ripeteva senza sosta.
Anche le più giovani generazioni sanno cosa significa inflazione, ma questa parola, alle loro orecchie, non suona più minacciosa, anzi, tutt’altro. Ora la paura non la fa l’inflazione, ma il suo contrario, ovvero: la deflazione, cioè la diminuzione generalizzata dei prezzi.
Paradossale vero?
Ma allora sbagliavamo negli anni ’80 ad aver paura dell’inflazione, o sbagliamo adesso ad aver paura della deflazione?
Vi potrà sembrare strano, ma non sbagliavamo negli anni ’80 ad aver paura dell’inflazione come non sbagliamo oggi ad aver paura della deflazione,
Inflazione e deflazione sono due malattie, entrambe da debellare, ed entrambe difficili da sconfiggere. O meglio, anziché malattie io le definirei dei “virus”, e come tutti i virus sono stati “creati”, talora inconsapevolmente, il più delle volte per negligenza.
Ebbene sapete chi crea questi “virus”?
Le Banche Centrali!!!
Proprio loro, quelle che ufficialmente li combattono!
Il fatto è che prima li creano, e poi li combattono.
A creare inflazione e deflazione sono politiche economiche/monetarie sbagliate. Ma perché, mi direte, dagli errori del passato i Banchieri centrali non fanno mai tesoro?
Semplice, perché altrimenti perderebbero tutta la loro influenza, il loro prestigio, e forse sarebbe più corretto dire … il loro potere.
Fanno un po’ come quelle guardie forestali che appiccano incendi e li fanno divampare per poi accorrere a spegnerli, giustificando in tal modo la loro indispensabile funzione. Qualche volta, però, il tutto scappa loro di mano, e fanno danni incalcolabili.
L’inflazione e la deflazione sono virus perché sono distorsioni che generano nella popolazione comportamenti che distorcono il mercato, nel primo caso si accelerano i consumi per il timore di dover poi pagare in futuro di più per avere lo stesso bene, nel secondo avviene invece l’opposto, si tende a rimandare le decisioni di spesa perché in futuro si potranno fare gli stessi acquisti ad un costo inferiore.
In economia i boom e gli sboom, non sono una conseguenza ineluttabile del libero mercato.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro