Banca Popolare di Vicenza: ci stanno raccontando la verità?
Cosa deve ancora accadere in Italia prima che il Governo si renda conto che proseguendo di questo passo per l’Italia sarà la catastrofe? Siamo finiti in un vortice che ci trascina verso il fondo e non stiamo facendo nulla per uscirne.
Renzi, forse, se ne sta rendendo conto, o forse fa solo finta. Come sapete, personalmente, sono giunto alla conclusione che egli non sia un burattino inconsapevole usato da chi muove le fila, egli è complice, pur rimanendo ovviamente soltanto una misera pedina.
Nella migliore delle ipotesi, Renzi si sta rendendo conto solo ora di quali fossero i veri turpi obiettivi della macchinazione alla quale si è prestato.
In pratica l’establishment ha utilizzato l’arma dello spread per “far fuori” chi si sarebbe opposto al “sacco dell’Italia” in quanto l’obiettivo è proprio quello: depredare i risparmi degli italiani.
Occorre riflettere e non accettare supinamente ciò che ci viene preconfezionato, prendiamo ad esempio la Banca Popolare di Vicenza. D’accordo! Il prezzo di 62,5 euro per azione era un prezzo gonfiato, ma quella “banda di malfattori” come viene oggi dipinta la ex dirigenza dell’Istituto, quanto ha gonfiato quel prezzo?
Del doppio?
Allora le azioni oggi dovrebbero valere 31,25 euro!
Non basta del doppio? Diciamo che il valore dell’azione sia stato artificialmente quadruplicato?
Allora le azioni oggi dovrebbero valere 15,625 euro!
Dai esageriamo! Diciamo che il valore dell’azione sia stato decuplicato.
Allora le azioni oggi dovrebbero valere 6,25 euro!
Ma 0,10!!! 0,10 euro!!! Dieci centesimi!!! NOOOOO!!!
Significa che il valore dell’azione era stato moltiplicato per 625!!!
Possibile che nessuno (o quasi) se ne fosse accorto???
Per fare un esempio pratico è come se una casa che vale 100.000 euro fosse valutata da un perito 62.500.000 euro!!!
E nessuno se ne accorge?
Dai! Non ci credo!
Metteteci dentro tutto, la crisi, la malafede degli Amministratori e del professore della Bocconi che ha fatto una “perizia giurata”, metteteci dentro anche la speculazione (anche se è un nome che non vuol dire nulla), ma l’azione della Banca Popolare di Vicenza non vale dieci centesimi di euro!
Né ora, né mai!
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro