Borsa Usa al capolinea?
Ci siamo, passate le scadenze tecniche ora il mercato azionario americano deve prendere una decisione importante, o proseguire con il rialzo in atto e quindi tentare l’attacco ai record storici stabiliti la scorsa primavera, o stornare in attesa delle decisioni della Fed che si riunirà il 15 e 16 dicembre prossimi.
Personalmente credo fermamente che nelle prossime settimane assisteremo a ribassi anche di una certa entità, o perlomeno i segnali che si possono cogliere vanno in questa direzione.
Obama ha fatto capire chiaramente che gli Stati Uniti hanno già fatto anche più di quanto fosse lecito attendersi ed adesso era arrivato il momento che l’Europa ed il resto del mondo dessero il loro contributo alla ripresa economica.
E Draghi ha risposto: “presente” già parecchie volte, ed ha ribadito che aumenterà il Quantitative easing, oggi, però, è arrivato l’altolà di Weidmann. Il capo della Bundesbank ha infatti dichiarato testualmente che “le politiche ultra espansive hanno sempre meno effetto”, una considerazione di assoluto buon senso.
Anzi di più, sapete come la penso, muovere i tassi su e giù pensando così di governare l’economia a proprio piacimento è da incurabili presuntuosi, se poi, visto che non funziona, si arriva ad immettere direttamente liquidità sotto forma di acquisti di titoli pubblici al punto da far assumere rendimenti negativi anche a titoli con scadenza pluriennale è da folli, e se infine, visto che neppure questo funziona, si ritiene di dover aumentare ancor di più la liquidità proseguendo all’infinito con queste politiche monetarie ditemi voi come possiamo definire queste persone.
Carissimi Signori Yellen, Draghi, Carney e Kuroda, il paziente che voi cercate di rianimare … non risponde alle vostre sollecitazioni! E da diverso tempo! Non ve ne siete accorti?
L’economia non può né deve dipendere dalle decisioni dei Governatori delle Banche Centrali, che dovrebbero avere solo ed esclusivamente compiti di controllo e vigilanza, il mercato risponde ad una sola legge, quella della domanda e dell’offerta, se si altera consciamente questo “regolatore naturale” combiniamo disastri insanabili, fomentando così la violenza.
Per capire questo semplice concetto non serve aver fatto studi economici, basta avere un cervello (e naturalmente farlo funzionare), ci sono invece ancora tanti ebeti che pendono dalle labbra dei signori che ho sopra citato, ossia dei Governatori delle principali Banche Centrali del pianeta, come se loro potessero risolvere tutti i problemi del mondo, ma riflettete un attimo, cosa può fare un banchiere Centrale? Stampare moneta? E allora? Se non c’è un’economia a darle valore la moneta rimane solo un pezzo di carta!
Certo, mi direte, ma il popolo non lo sa!
Lo sa, lo sa perfettamente.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro