Canone Rai: si prospetta l’ennesima porcheria
Sgombro immediatamente il campo da qualsiasi dubbio, io sono per l’abolizione totale del canone e di qualsiasi sovvenzione pubblica per canali radiotelevisivi, se uno Stato vuole avere emittenti queste devono essere sovvenzionate o esclusivamente dalla pubblicità oppure da un abbonamento liberamente sottoscritto, come accade per i privati (Mediaset e Sky tanto per capirci).
Che mi si facciano passare delle vergognose marchette a favore dei Governanti di turno per “informazione pubblica” la trovo una cosa aberrante oltre che un insulto per la mia intelligenza.
Detto questo oggi il canone esiste, però, nel contempo, esiste la possibilità, sancita per legge, di non pagarlo, basta inviare una raccomandata dicendo di non essere interessato alle tv pubblica e quindi di rendersi disponibili a “farsi oscurare” le reti Rai.
Che poi questo non avvenga MAI, per una serie di motivi, sarà un problema della Rai, non del cittadino che ha rispettato pienamente la legge. Quindi chiariamo:
La stragrande maggioranza dei cittadini italiani che non pagano il canone NON SONO EVASORI, visto che esercitano soltanto una sacrosanta facoltà di non guardare le reti Rai.
Quello che si sta prospettando ora, cioè di immettere il pagamento di un canone all’interno della bolletta dell’elettricità è un sopruso da Stato dittatoriale, un abominio, un insulto alla libertà delle persone e quindi (ma questo solo come conseguenza) un’offesa alla Costituzione.
Che mi si imponga di contribuire a pagare 5.400.000 euro di stipendio a Fazio o i diversi milioni che vengono dati ai vari Carlo Conti o Antonella Clerici lo trovo ripugnante.
Ma che sia costretto anche a pagare per quegli infami notiziari chiamati telegiornali, confezionati per bacare il cervello soprattutto alle persone più deboli, cioè coloro con le quali la natura è già stata particolarmente avara, beh! questo è ancor più ributtante.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro