C’è la ripresa … sì … del debito pubblico
Veramente deprimente, non c’è altro modo di definire l’informazione in Italia, siamo ben al di là della mancanza di obiettività, ormai la mistificazione è diventata regola.
Ci hanno annunciato con toni trionfalistici “la fine della recessione”, un insignificante e del tutto insufficiente rialzo dello 0,3% del Pil nel primo trimestre dell’anno, dovuto totalmente a fattori straordinari che difficilmente potranno ripetersi, è stato sbandierato da tutte le tv nazionali come il punto di svolta per la nostra economia.
Ebbene, oggi la Banca d’Italia ci informa che il nostro debito pubblico a marzo è salito alla cifra record di 2.184,5 miliardi di euro, e non ha più senso nemmeno dire che sia aumentato per “l’ennesima” volta, poiché in questo caso il termine “ennesimo” è riduttivo.
Nella realtà il nostro debito pubblico aumenta ogni mese non so da quanto tempo! Forse per questo non fa notizia, è usuale vederlo salire, ma non possiamo assuefarci ad un dramma!
Sapete a quanto equivalgono 2.184,5 miliardi di euro, nelle vecchie lire? Esattamente a 4.229.781.815.000.000 (quattromilioniduecentoventinovemilasettecentottantuno miliardi di lire) una cifra persino difficile da pronunciare.
Se nel momento del passaggio dalla lira all’euro ci avessero detto che il nostro debito pubblico sarebbe arrivato a questi livelli senza far scoppiare sommosse popolari non ci avremmo mai creduto. Ed invece questa notizia, alla quale si dovrebbe dare un enorme risalto, per i nostri giornali merita solo un trafiletto ed in televisione pochi secondi.
Forse comparando alcuni numeri riesco a rendere più chiaro il concetto. Sapete che significa un aumento dello 0,3% del nostro Pil nei primi tre mesi dell’anno?
Circa 4,6 miliardi di euro
E nello stesso periodo, avete idea di quanto è aumentato il nostro debito pubblico?
Di 49,6 miliardi di euro!!!
Più di dieci volte tanto!!!
Sono dati Banca d’Italia, non me li sono inventati io!!!
Ed allora, voi, che siete persone di buonsenso, se, nei primi tre mesi dell’anno il vostro reddito fosse aumentato di 4.600 euro, ma contemporaneamente il vostro debito in banca fosse salito di 49.600 euro, come vi sentireste?
Non solo non trovereste alcun motivo per cui festeggiare, ma sarebbe fonte di angoscia ancor più che preoccupazione.
Il nostro Governo, invece, in una situazione simile, vede segnali incoraggianti per la nostra economia, è ovviamente propaganda, e non stupisce, a destare scandalo sono i mezzi di comunicazione, che tutto fanno tranne che svolgere il loro compito: quello di informare.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro