Che bello! Siamo in deflazione
I prezzi scendono, cosa volete di più? Ci siamo lagnati per decenni dell’inflazione, spero proprio che non vi lamentiate ora per la deflazione.
Stiamo parlando di deflazione, ossia del contrario dell’inflazione, cioè i prezzi, mediamente, scendono, quindi il vostro stipendio è come se aumentasse perché con gli stessi soldi potete comprare più cose.
Cosa c’è di meglio!
Dovreste ringraziare Renzi e Gentiloni, e soprattutto Padoan, non andavamo in deflazione da 57 anni! Ma loro ce l’hanno fatta sono riusciti nel 2016 a mandare l’Italia in deflazione.
Invece in Germania, sempre lo scorso anno, i prezzi sono saliti in media dello 0,5%.
Toh! Tedeschi di m…
Noi siamo diventati più ricchi!!! E voi più poveri!
Però, non so perché, ma la notizia non sembra sia stata accolta con favore, il Presidente dell’Istat Alleva (uno con gli attributi) quasi “si scusa” nel dover pubblicare il dato ed allora lo correda con una “perla” assoluta.
L’Istat infatti precisa che “se dal calcolo vengono tolti i prodotti energetici ed alimentari freschi, i prezzi risultano in crescita dello 0,5%”.
Qui si raggiungono vette indicibili.
Sarebbe infatti come dire che il dato risultante da una indagine sul reddito medio di una popolazione sarebbe stato migliore … “se dal campione scelto avessimo tolto i poveri”.
Alleva, è veramente unico!
Ricordiamo, per inciso, che la Presidenza dell’Istat è una nomina di pertinenza del Capo dello Stato, ma avviene su proposta del Ministro per la semplificazione e la Pubblica Amministrazione, deliberata dal Consiglio dei Ministri, quindi sulla lettera di nomina del prof. Alleva, del luglio 2014, ci sono le firme di Napolitano, Renzi e della Madia. Un tris d’assi.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro