De Benedetti e Montezemolo, chi è il peggiore?
Si potrebbe fare tanta ironia su questi due insuperabili distruttori di finanze, questi creatori (non curatori) fallimentari, questi maestri nel portare le aziende sul lastrico e non pagare mai, ma sarebbe un’ironia davvero amara.
Perché questi due sciagurati hanno causato sofferenze indicibile a tanti, tantissimi italiani, e sulla sofferenza non si può fare ironia.
Personalmente non riesco a capire come abbiano ancora la sfacciataggine di presentarsi in pubblico, così come non capisco come l’Italia possa permettere a persone di questo tipo di continuare a fare danni.
De Benedetti fin dai primi anni ’80 ebbe problemi con la Giustizia, venne infatti condannato a otto anni e mezzo di carcere, in primo e secondo grado per concorso in bancarotta fraudolenta del Banco Ambrosiano di Calvi del quale, per un breve periodo, fu Vice Presidente, la sentenza fu poi annullata dalla Cassazione.
Invischiato con tangentopoli confessò il pagamento di tangenti per avere appalti dalle Poste italiane, ma non fece neppure un giorno di carcere.
Nel frattempo riuscì a distruggere l’Olivetti, un’azienda modello finita in maniera ignobile dopo una gestione fallimentare. Nel 1999 patteggiò la pena di 3 mesi e 15 milioni di multa, tramutandola in 51,7 milioni di multa “per aver iscritto nei bilanci dell’Olivetti crediti e ricavi inesistenti per oltre 120 miliardi di lire”.
Entrato nel campo energetico fonda Sorgenia, la porta al collasso con un indebitamento assolutamente insostenibile e la lascia in corpo alle Banche che l’avevano finanziata (MPS in primis).
Nel luglio scorso è stato condannato in primo grado a 5 anni e 2 mesi per concorso in omicidio colposo, in relazione alla morte per amianto di dieci operai dell’Olivetti.
Ha inoltre perso la causa per diffamazione che aveva intentato nei confronti di Marco Tronchetti Provera, il quale si era espresso così ne suoi confronti: “Potrei dire che è stato molto discusso per certi bilanci Olivetti, per lo scandalo legato alla vicenda di apparecchiature alle Poste italiane, che fu allontanato dalla Fiat, coinvolto nella bancarotta del Banco Ambrosiano, che finì dentro per le vicende di Tangentopoli”. Per il giudice, infatti, ricordare condanne e arresti subiti da una persona non costituisce reato.
Ricordiamo infine noi che da un paio d’anni De Benedetti ha trasferito la sua residenza civile ed il suo domicilio fiscale in Svizzera.
Per quanto riguarda invece Luca Cordero di Montezemolo il curriculum non è meno denso di vicende spiacevoli.
Da sempre pupillo di casa Agnelli nel 2014 riceve il benservito da Marchionne ed abbandona la Presidenza della Ferrari.
Ma lo ricordiamo soprattutto come direttore generale del comitato organizzatore di Italia ’90. Il campionato del mondo di calcio svoltosi in Italia che si rivelò un disastro dal punto di vista economico.
Non so se a tutt’oggi continuiamo a pagare gli sprechi faraonici fatti per organizzare quel Mundial, certamente fino a pochi anni fa era così, ossia gli effetti catastrofici ce li siamo portati avanti per decenni. Fra gli scandali assoluti ricordiamo la costruzione dello Stadio delle Alpi, un impianto totalmente inadeguato per assistere a partite di calcio, costato 226 miliardi di lire.
Ma gli sprechi e le opere incompiute si contarono a decine.
Nel 2006 con Diego Della Valle ed un altro paio di investitori fonda la NTV (Nuovo Trasporto Viaggiatori), quella del treno Italo. Dopo varie vicissitudini la società diventa operativa nel 2012. Sei mesi dopo l’inizio dell’attività Montezemolo lascia l’incarico di Presidente, la società necessitava già di una ricapitalizzazione visti i costi enormi di gestione.
Dal 2012 è Vicepresidente di Unicredit, e sappiamo tutti le difficoltà nelle quali si dibatte ora la Banca in cerca di investitori per un problematico aumento di capitale da 13 miliardi di euro.
Visto che le cose con i treni sono andate male si butta sugli aerei diventando Presidente della nuova Alitalia, come sia andata a finire è storia di questi giorni, Società al collasso che incamera 1 milione di euro di passivo al giorno e si parla ancora di 1.500 licenziamenti.
Con questo curriculum era pure stato scelto come Presidente del comitato organizzatore delle Olimpiadi di Roma 2024.
Grazie Raggi per averci salvato almeno da questa ennesima sciagura.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro