Dipendenti pubblici, l'insopportabile scandalo dell'assenteismo
La notizia la conoscete tutti, diciassette persone, dipendenti del servizio ospedaliero di Pizzo Calabro denunciate per assenteismo, ufficialmente erano al lavoro, nella realtà …
Ma la cosa più scandalosa non è tanto che le persone timbravano il cartellino e poi se ne andavano per i fatti loro, questo succede ogni giorno a Pizzo Calabro come in tutte le strutture ospedaliere d’Italia.
La cosa più scandalosa è che tutto ciò viene alla luce perché cittadini esasperati per le inefficienze del servizio pubblico protestano e dopo aver portato le loro istanze alla dirigenza della struttura pubblica coloro che hanno responsabilità dirette cosa fanno? Nulla!
Non fanno nulla probabilmente per paura, perché se si fossero azzardati a prendere qualche provvedimento avrebbero rischiato la loro pelle, e perché “da sempre va così”.
La cosa più scandalosa è che le misure cautelari “sono frutto di una complessa attività d’indagine coordinata dal sostituto procuratore Vittorio Gallucci”, ma quale “complessa”?
Riflettete un attimo, cosa c’è di “complesso” nell’accertarsi che delle persone che dovrebbero essere al lavoro, dopo aver timbrato il loro cartellino vanno invece per fatti propri? Anzi la maggior parte delle volte non si sono neppure presi la briga di andare a timbrare il cartellino perché ci ha pensato un collega!
Lo scandalo è che si viene a sapere (anzi ce lo dicono gli stessi Carabinieri!) che le indagini sono iniziate nel giugno del 2012!!! E cosa ci son voluti? Due anni? Due anni per vedere che le persone non andavano al lavoro? Ed a noi quanto ci son venuti a costare due anni di indagini dei Carabinieri? Quanto ci è costato in personale dell’Arma impiegato per queste “indagini” e quanto in telecamere ed attrezzature varie?
Lo dico perché sapete come va a finire nella migliore delle ipotesi?
Va a finire che tutte le persone denunciate rischiano “al massimo” la “sospensione di due mesi dal lavoro”, avete capito?
Non il carcere, non il rimborso di tutto quanto truffato allo Stato e sarebbero decine di migliaia di euro in stipendi percepiti senza prestare alcuna attività, non il licenziamento! No nulla di tutto questo! Soltanto la sospensione per due mesi e poi di nuovo tutti al loro posto a riprendere a fare (cioè a non fare) quel che facevano prima!!!
Questo è lo scandalo!!!
Queste persone, invece, dovrebbero finire in galera, e poi, una volta usciti, avere il divieto assoluto di venire impiegati nuovamente in una struttura pubblica, se c’è un privato che li vuole assumere … buon per loro, altrimenti che vadano a trovare un posto all’estero, capiranno così che da altre parti si incassa uno stipendio soltanto dopo aver lavorato.
Quando si parla di tagli alla spesa pubblica, cari lettori, bisognerebbe riferirsi soprattutto a questo, quante persone in Italia “rubano” uno stipendio?
I tagli alla Sanità sono un tabù? Macché! Se tagliassimo metà del personale nessuno se ne accorgerebbe!
E cosa dire degli sperperi? Dei pasti per i degenti che in alcune strutture ospedaliere costano dieci volte di più che in altre?
Questo è il vero scandalo in Italia.
Sentite per caso Renzi parlare di queste cose?
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro