Disoccupazione: la situazione è esplosiva
L’Istat ha cominciato a calcolare le serie trimestrali relative alla disoccupazione nel 1977, ebbene da allora mai era arrivata al 13,6% come nel primo trimestre di quest’anno.
Una crescita dello 0,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
In pratica nel primo trimestre del 2014 le persone disoccupate sono risultate 3.487.000, ben 212.000 in più dello scorso anno.
Ma c’è un dato che preoccupa ancora di più, ed ossia che continua a diminuire anche il numero degli occupati, nel solo mese di aprile sono calati dello 0,3% (68.000 unità) rispetto a marzo ed il saldo rispetto allo stesso mese dello scorso anno è di -181.000 unità.
In pratica quindi chi va in pensione non viene sostituito da altra forza lavoro, diminuiscono le persone che lavorano (problemi spaventosi per le casse dell’Inps) ed aumentano quelle che cercano un lavoro.
Per quanto riguarda i disoccupati, poi, la situazione dei giovani è esplosiva, il tasso di disoccupazione in Italia per i giovani fra i 15 ed i 24 anni è balzato al 46%!!! L’aumento mensile è stato dello 0,4% e del 3,8% su base annua.
Ma se limitiamo la nostra analisi soltanto al Sud troviamo una situazione “post-bellica”.
Il tasso di disoccupazione nel nostro Mezzogiorno è del 21,7% e fra i giovani del 60,9%.
E tutto questo con decine di miglia di Guardie Forestali, centinaia di miglia di posti pubblici che danno uno stipendio, ma che non possono chiamarsi “un lavoro”, e semplici sovvenzioni come i lavori socialmente utili.
Cosa accadrebbe in quelle zone se venisse a mancare tutto questo? Altro che l’esodo in massa della fine ottocento inizio novecento, i bastimenti sarebbero strapieni all’inverosimile.
Quanto si potrà tirare avanti in queste condizioni?
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro