Eugenio Scalfari: esilarante, unico, irripetibile
Se l’età non è una malattia … poco ci manca.
Non è però il caso di Eugenio Scalfari che perlomeno è coerente da quasi ottant’anni: non aveva mai capito nulla prima … e non capisce nulla anche adesso.
Così come alcuni socialisti (è il caso di Mussolini) sono diventati fascisti, allo stesso modo, quando il regime si è dissolto, alcuni fascisti (è il caso di Scalfari) sono diventati socialisti.
Questa è stata la strada percorsa ad esempio dal repubblichino Dario Fo, ma anche da Eugenio Scalfari che, da redattore del giornale “Roma fascista”, è arrivato ad essere un paladino della sinistra. Insomma due personaggi entrambi coerentemente in prima fila nelle manifestazioni del 25 aprile.
Ma non voglio ripercorre le torbide vicende che hanno costellato la vita del fondatore di “Repubblica”, mi limito a commentare il suo ultimo, in ordine di tempo beninteso, editoriale apparso sul giornale da lui fondato, nel quale, citando come esempio positivo Macron (e già qui eravamo al ridicolo) arriva a dare un consiglio a Renzi.
Scalfari non usa mezzi termini, ha un’età per la quale può permettersi di non essere generico, ma … di fare i nomi, anzi i cognomi. Così si rivolge a Renzi invitandolo a:
“superare i vecchi contrasti e formare una squadra di prima scelta. Tre nomi sono indispensabili:”
ed a questo punto tenetevi forti … ecco i tre che per Scalfari sono “indispensabili” …
“Prodi, Letta e Veltroni”.
Lo so che non ce l’avete fatta. Siete ancora piegati in due e vi state spanciando. In effetti avrò riletto dieci volte quella frase e per dieci volte mi sono sbellicato dalle risate.
“Una squadra di prima scelta”
“Tre nomi sono indispensabili”
“Prodi, Letta e Veltroni”
Dai, non ci sono barzellette che fanno più ridere di questa. Almeno io non ne conosco. Forse quella del parroco che ce l’aveva coi bergamaschi, però solo se raccontata da uno bravo.
Insomma Scalfari in versione Gino Bramieri è semplicemente fantastico.
Vabbé dai, abbiamo fatto una bella risata, anche questo ci aiuta a tirare avanti in una Italia stracolma di problemi. Grazie Eugenio per averci regalato un po’ di buonumore.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro