Fazio, Renzi e l’intervista … a 90° - Parte prima
Una volta per descrivere le interviste servili che i giornalisti della Tv di Stato facevano ai politici di turno si sono coniati termini come intervista “tappetino” oppure “in ginocchio”, ebbene, dopo aver visto Fabio Fazio ospitare il Presidente del Consiglio Matteo Renzi all’interno della trasmissione televisiva “Che tempo che fa”, mi sono sentito di coniare un nuovo termine: intervista a 90°.
Quel termine mi è venuto immediato e spontaneo, è bastato assistere ai i primi dieci secondi di quell’ignobile pantomima. Fazio, infatti, in maniera spudorata, chissà perché, ha voluto subito parlare di “diritti”, e Renzi, colto assolutamente di sorpresa (sono ironico eh!!!), ha potuto così lanciare la sua prima marchetta, dicendo che in settimana verrà approvata la legge sui diritti civili, perché, ha annunciato con enfasi, “verrà messa la fiducia”.
Personalmente considero quella legge una nefandezza, ma il mio pensiero in merito ha poca importanza, ciò che conta è sottolineare come venga addirittura osannato il fatto che verrà approvata una legge così “socialmente” rilevante, e che quindi avrebbe dovuto essere approvata soltanto con una ampia e trasversale maggioranza politica, ricorrendo allo strumento meno collegiale che esista, ossia “il voto di fiducia”.
Ma va sottolineato un aspetto assolutamente fondamentale.
Perché oggi viene chiesta la fiducia “a cuor leggero” e non si teme, come soltanto accadeva pochi mesi fa, che la maggioranza possa uscirne con le ossa rotte determinando la fine di questo scellerato Governo?
Perché ora Renzi va spavaldo da Fazio a dire che metterà la fiducia ed è certo dell’approvazione?
La risposta è scontata!
Perché adesso ha anche i verdiniani che gli votano la fiducia!!!
Che schifezza!!!
Verdini e la sua banda, una delle pagine più tristi della nostra storia repubblicana.
Vi è capitato di ascoltare i discorsi che fanno i verdiniani quando vengono ospitati nei vari talk show televisivi? Sono molto più renziani di Renzi!!!
Semplicemente vomitevoli nel cercare di salvare le proprie poltrone, i propri privilegi ed evitare di render conto alla Giustizia delle proprie malefatte.
Vantarsi, come fa Renzi, di far passare una legge facendola votare a persone del genere è semplicemente un insulto al buon senso, alla decenza, oltre che, naturalmente, alla democrazia.
Un’ultima annotazione curiosa, provate a scrivere la parola “verdiniani” su una normale pagina Word, il software che auto corregge i presunti errori di battitura lo tramuta in “verdini ani” … Microsoft, come spesso è accaduto negli ultimi anni … è sempre un po’ più avanti degli altri.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro