I mercati finanziari e l’economia reale
La Borsa sale? Certo, gli investimenti alternativi sono fallimentari ed allora i mercati mobiliari vincono “per ritiro” degli avversari.
I rischi che si corrono oggi, perlomeno in Italia, investendo sui mercati mobiliari, sono proprio di questo tipo: le Banche Centrali di tutto il mondo “pompano” liquidità per combattere la crisi, ma le nostre Banche (proprio per la crisi) non trasferiscono questa liquidità al sistema produttivo, né finanziano (sempre per lo stesso motivo) i privati.
Di conseguenza questa liquidità va a finanziare il debito pubblico che continua ad aumentare (sempre per la crisi) e, come abbiamo detto, per “mancanza di concorrenti”, alimenta il mercato mobiliare che cresce pericolosamente gonfiandosi oltre il lecito.
Se dovessero alzarsi i tassi di interesse … altro che scoppio di una bolla … qui scoppia il mondo, ed i Banchieri Centrali lo sanno bene, e continuano a dire che i tassi resteranno estremamente bassi (anzi nulli!) ancora per lungo tempo!!!
Non appena si sente parlare, non proprio di aumenti, ma solamente ipotizzare che i tassi potranno salire in un futuro anche non prossimo, subito, i “mercati” prendono degli scossoni da paura.
Il mondo si è “intrappolato”, la finanza si è “intrappolata”, ma non è certo colpa sua, la colpa è di coloro che non hanno voluto arrendersi all’evidenza. Se l’economia fosse davvero “libera” si autoregolerebbe e non esisterebbero i cosiddetti “cicli economici”, la crescita sarebbe lenta, ma costante.
Volendola imbrigliare, invece, l’economia va avanti a sbalzi, a periodi di espansione seguono più o meno forti recessioni, se poi si cerca anche di limitare questi “sbalzi” si fa un danno ancora peggiore, ed ecco il “cul de sac” nel quale ci siamo infilati.
I tassi “a zero”, per un tempo prolungato, sono una sciagura per l’economia, il Giappone lo aveva già dimostrato con l’esplosione del proprio debito pubblico, ma il mondo non ha imparato la lezione.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro