Il Pd si spacca. Renzi a casa?
Renzi lo ha detto e ripetuto tante volte, se non fosse stato in grado di far approvare le riforme avrebbe “considerato chiusa la sua stagione politica”, ora quindi deve mantenere la promessa.
La minoranza Pd non intendere cedere e vuole avere un Senato elettivo, per questo presenta un disegno di legge con Vannino Chiti, una proposta che potrebbe raccogliere consensi un po’ da tutti gli schieramenti.
Salta l’ufficio di presidenza della commissione Affari Costituzionali del Senato, perché la proposta del Governo, al vaglio del Presidente Napolitano, avrebbe anche problemi di costituzionalità.
Naturalmente i renziani stanno urlando e strepitando perché il disegno di legge Chiti venga ritirato e quindi derubricato a semplice emendamento, ma pare, almeno per ora, che la minoranza Pd non intenda cedere, anche se, si precisa, “non vogliamo spaccare il partito”.
Quindi quella in essere è una vera guerra o solo una schermaglia per ottenere qualcosa di più? In effetti dopo la vittoria Renzi ha fatto terra bruciata, ma calzare il piede in due scarpe, cioè essere contemporaneamente Presidente del Consiglio e Segretario di partito non è semplice, ci vuole una diplomazia che l’ex sindaco di Firenze non sembra avere.
Come andrà a finire?
Renzi non si dimetterà, farà la solita figura di m… (tanto ci è abituato, una in più o una in meno, cosa cambia?), ma non si dimetterà.
E’ un fantoccino senza spina dorsale e quando dice che lui chiuderà con la politica se non riuscirà a fare quel che si era ripromesso sono solo parole al vento, pronunciate da una persona senza orgoglio e senza dignità.
Dove sono i veri, grandi, uomini politici?
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro