Italia: come si può proseguire di questo passo?
Nelle previsioni stilate lo scorso anno il 2014 doveva segnare la “ripresa” per l’economia italiana, dopo il primo trimestre era diventata una “ripresina”, dopo il secondo si è parlato di “stagnazione”, ed ora che non è ancora finito il terzo siamo già ad una nuova “recessione”.
La Confesercenti, per l’anno in corso, si attende un calo del Pil di un ulteriore -0,2% determinato per la maggior parte dal crollo degli investimenti.
Il nostro Presidente del Consiglio, non sapendo più che pesci pigliare per giustificare l’ennesima debacle per la nostra economia, ha avuto una splendida trovata: non si deve più parlare di Pil.
Renzi, dopo essersi arrampicato sugli specchi con dichiarazioni al limite del ridicolo (ancora quaranta giorni fa diceva che sarebbe risultato abbastanza difficoltoso chiudere l’anno con un aumento del nostro Pil dello 0,8% come il Governo aveva sempre assicurato), ormai ha abbandonato completamente l’argomento crescita economica perché questa “Non interessa agli italiani”.
Purtroppo, invece, agli italiani ciò che non interessa sono le sue continue chiacchiere.
Carissimo Presidente, non si può bellamente “cambiare discorso” come cerca sempre di fare, saranno monotoni, ma agli italiani interessa il Pil, perché interessa vivere in maniera decorosa e lasciare ai propri figli una prospettiva per il futuro.
Continuando di questo passo, invece, ciò che si prospetta, per i nostri giovani, è solo di trovare soddisfazioni lavorative al di fuori di questo Paese.
Già, perché sa, sig. Renzi, che la diminuzione, anche quest’anno, del nostro Pil significa chiusure di fabbriche, di negozi, di attività lavorative e sa che questo significa diminuzione di posti di lavoro?
In Italia diminuisce tutto. Il Pil, l’occupazione, i salari reali, i consumi, gli investimenti …
Ma allora diminuisce proprio tutto???
Non proprio tutto c’è qualcosa che aumenta, ed in una maniera spaventosa …
LE TASSE
20 miliardi in più di tasse soltanto negli ultimi tre anni, come si possono sopportare?
Come si può proseguire di questo passo?
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro