Italia umiliata a “quasi-spazzatura” e Renzi è soddisfatto
La sfacciataggine di Matteo Renzi supera qualsiasi limite, Standard & Poor’s ci declassa per l’ennesima volta (siamo ora a BBB-, un gradino sopra la “spazzatura”) e lui ringrazia per il sostegno dato alle sue “riforme” ed al Jobs Act in particolare.
Il problema è che facendo così non prende in giro la celebre Agenzia di rating americana, ma tutti gli italiani, un comportamento offensivo verso l’intera popolazione del nostro Paese.
Standard & Poor’s fa il suo lavoro, dopo averci avvisato più volte con un “outlook negativo”, ossia con previsioni pessimistiche sull’andamento economico si è trovata costretta, vista la perenne recessione ed il contemporaneo continuo aumento del debito pubblico e del tasso di disoccupazione, a declassarci nuovamente.
Siamo così arrivati ad un passo dal cosiddetto livello “Junk” cioè spazzatura, ma al di là del termine anglosassone, decisamente poco elegante, il problema fra un po’ potrebbe farsi molto serio, pochi, infatti, hanno evidenziato che tantissimi fondi di investimento per statuto non possono acquistare “Junk Bonds” quindi se dovessimo venire ulteriormente declassati potrebbe scatenarsi una improvvisa e consistente vendita di nostri titoli del debito pubblico, sarebbe una catastrofe.
O forse no?
O forse abbiamo proprio bisogno di uno shock di questo tipo per capire che dobbiamo invertire la rotta e tornare ad avere una moneta nazionale?
Temo di no! Temo che nemmeno uno shock simile farà rinsavire chi ora sta portando l’Italia allo sfacelo, chi sta impoverendo gli italiani, chi sta riducendo il nostro Paese a zimbello dell’Europa.
Il problema principale è l’antinomia fra un prestigioso Istituto di Ricerca come il Censis che ci descrive un Paese in progressivo sfaldamento e la Presidenza del Consiglio che invece continua a parlare di una ripresa, invisibile anche al microscopio.
Un Premier completamente scollato dal mondo reale al punto da far sorgere dubbi sulla sua lucidità mentale, che arriva a stravolgere la realtà tramutando una sonora bocciatura addirittura in una lode.
Una situazione da tempo molto grave, ma non più seria.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro