Ius soli: il Governo alza bandiera bianca, ma lo sconfitto è Renzi
Da quando Matteo Renzi è stato riconfermato alla guida del PD la sua strategia è più che lampante: alzare più polveroni possibili per cercare di coprire lo scandalo del secolo: la vicenda Consip.
Ed allora pubblica un libro (oddio non usiamo termini troppo importanti), diciamo una dispensa, un opuscolo sul quale riporta qualche frase “provocatoria” proprio con lo scopo di alzare un bel polverone.
Poi detta l’agenda parlamentare, come se toccasse a lui deciderla, e, sempre provocatoriamente, inserisce al primo posto l’approvazione dello “ius soli”.
Oggi però è stato lo stesso Premier Paolo Gentiloni a recitare il de profundis della legge sulla cittadinanza per le persone nate nel nostro Paese.
Gentiloni parla di un “rinvio” a dopo l’estate, insomma prima occorre arrivare al famoso 15 di settembre quando arriverà la “pensioncina” per i parlamentari, poi, se anche cade il Governo e si interrompe la legislatura … chissenefrega, ormai tutti sanno che siamo governati da degli zombi.
MDP fa finta di arrabbiarsi, la Lega si intesta la vittoria, Forza Italia plaude alla decisione che “rasserena il clima”, insomma il solito teatrino della politica, ma il vero vincitore è Angelino Alfano ed il vero sconfitto è Matteo Renzi.
L’ex Premier, vede infatti sfumare un bel po’ di puntate dei vari talk show su un argomento che non interessa nessuno e teme quindi che per riempire queste trasmissioni si torni a parlare dello scandalo Consip.
Matteo in questa vicenda c’è dentro fino al collo, ma a decretare la sua fine (politica naturalmente) non saranno i suoi avversari politici, bensì i pupari che per ora lo hanno guidato nel teatrino della politica.
Renzi ha fallito. E l’establishment non perdona, quindi … non avrà una seconda chance.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro