La colpa di De Magistris? Aver intercettato Prodi!
Finché intercettava Berlusconi, De Magistris era un eroe, ma quando si è saputo che, nel corso della sua inchiesta sull’uso dei fondi pubblici per la formazione professionale in Calabria, aveva intercettato anche Romano Prodi ecco che improvvisamente è diventato un fuorilegge.
Ed allora l’attuale sindaco di Napoli è stato condannato ad un anno e tre mesi di carcere (ovviamente la pena è stata sospesa).
Mi espongo subito, io sono assolutamente d’accordo con i giudici che hanno condannato l’ex magistrato perché occorre avere una dose di libidine pazzesca per starsi ad ascoltare le telefonate di Prodi che devono essere di una noia mortale.
Chi può rimanere sveglio dopo aver sentito Prodi parlare per tre minuti?
Ma soprattutto di cosa può parlare Prodi al telefono? Di mortadelle? Di biciclette?
Vuoi mettere il confronto con le telefonate di Berlusconi, tutte imperniate sulla gnocca ed i festini osè?
Se Renzi su eBay anziché vendere le auto blu mettesse a pagamento le registrazioni delle telefonate di Berlusconi incasserebbe dieci volte tanto.
Quindi, caro De Magistris, chi di spada ferisce … e tu hai risposto con il tuo solito aplomb, con quella signorilità che ti contraddistingue “A vergognarsi devono essere i giudici che mi hanno condannato” ed ancora hai parlato di “Stato corrotto” e via di questo passo.
Ma a mio avviso il clou, De Magistris, lo raggiunge dicendo: “Ci sono pezzi di Stato collusi che vanno abbattuti e servitori dello Stato di cui esser fieri: non mollo, resisto e lotto per la giustizia”.
Eh no, caro De Magistris, quando si usa il termine “collusi” bisogna aggiungere con chi, altrimenti non ha senso.
Una “collusione” (bella l’etimologia “cum-ludere” ossia “giocare insieme”) è una intesa, più o meno esplicita, con altre parti che potrebbe naturalmente essere assolutamente lecita, ma sappiamo bene che in Italia quando usiamo il termine “colluso” non sottintendiamo proprio un accordo legittimo, ed allora, visto anche che lei è stato un validissimo PM deve avere il coraggio delle proprie azioni e delle proprie parole, di conseguenza completi la sua frase:
colluso … con chi?
Lei sa perfettamente, visto che ha combattuto la criminalità per tanti anni, ed ancora adesso continua a farlo seppur in altra veste, da sindaco di Napoli, che sono i malfattori a lasciare le parole in sospeso, le parole non dette, assomigliano a minacce e questo è un modo di esprimersi che assolutamente non può essere accettato da un esponente politico, oltretutto se ha alle spalle una lunga carriera nella Magistratura.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro