La Francia alla canna del gas. Sarkozy rieletto Presidente del suo partito
Invecchiato, decadente, incanutito, se i francesi hanno rieletto Nicolas Sarkozy presidente del suo partito, l’UMT, vuol proprio dire che sono ridotti alla canna del gas.
Se l’Union pour un Mouvement Populaire non ha al suo interno nemmeno uno straccio di candidato più presentabile di Sarkozy significa che sono proprio messi male, un partito alla deriva che si è visto non solo sorpassare, ma letteralmente umiliare dal Front Nationale della Le Pen, il che è tutto dire.
Certo, hanno ancora più di due anni per “riorganizzarsi”, la Francia dovrà scegliere il successore di Francois Hollande solo nel 2017, ma con queste premesse è possibile che l’UMT arrivi all’appuntamento elettorale letteralmente a pezzi.
Occorre ricordare che l’economia transalpina è disastrata da tempo, negli ultimi vent’anni solo in pochissime eccezioni la Francia ha avuto un avanzo primario, quindi nonostante i nostri “cugini” d’Oltralpe stiano molto peggio di anni fa, loro, i sacrifici, non li hanno ancora fatti.
E, conoscendoli, non avranno alcuna intenzione di farli. La “Grandeur” senza un impero è come un attore teatrale senza palcoscenico, vederlo costretto a raccogliere spiccioli esibendosi “per strada” è uno spettacolo penoso e deprimente.
E così, probabilmente, sarà la Francia a far esplodere l’euro, perché quando la Germania si accorgerà che l’asse franco-tedesco praticamente non esiste più e che i nostri cugini d’Oltralpe fanno parte a pieno titolo dei cosiddetti Paesi periferici, beh! La moneta unica, così come la conosciamo oggi, non avrà più senso.
Insomma se un Paese deve scegliere fra Hollande, Sarkozy e la Le Pen, non è in crisi … è alla canna del gas.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro