La “porcata” di Matteo Renzi: il canone Rai nella bolletta della luce
Matteo Renzi vuole arrivare dove nessun politico in precedenza aveva mai osato spingersi, intende infatti fare la più grande “porcata” della storia repubblicana: costringere gli italiani a pagare il canone Rai inserendolo nella bolletta elettrica.
In questo modo si va ben oltre la vessazione del contribuente. Si arriva infatti a far pagare un “servizio” a persone che non lo hanno richiesto.
Non addentriamoci in discussioni che lasciano il tempo che trovano: il canone è una tassa? Oppure è un’imposta? Non me ne frega nulla, e non me ne frega neppure se si paga in tutti gli altri Stati europei, ciò che mi interessa è che:
I SOLDI DEL CANONE ESCONO DALLE TASCHE DEI CITTADINI PER ENTRARE NEL BILANCIO DELLA RAI.
E questi soldi servono quindi per finanziare la peggiore azienda pubblica italiana, il cui unico scopo è quello di rimbecillire la popolazione italiana (e purtroppo ci sta pure riuscendo!).
Un’azienda alla quale oltretutto non bastano i soldi versati dagli italiani tramite il canone, e non bastano neppure quelli che incassa dalla pubblicità, esplicita ed occulta, ma ogni anno chiude i bilanci con milioni di euro di perdite che naturalmente vanno a gravare su tutti i cittadini italiani.
La Rai è un’accozzaglia di persone le migliori delle quali sono pagate per non far nulla (sono loro stesse a dichiararlo candidamente), le altre invece, hanno il compito di mistificare la verità, persone che hanno venduto la loro dignità in cambio di soldi e notorietà.
Costringere gli italiani a pagare il canone Rai, per coloro naturalmente che NON vogliono guardare la televisione pubblica, è una vera e propria violenza, oltretutto perpetrata ai danni della parte della popolazione più intelligente: quelli alla quale la Rai … FA SCHIFO!
Il pagamento del canone Rai, è un’assurdità!
Cominciamo col dire che esso infatti è regolato da una legge, per la precisione un Regio Decreto, del 1938, CIOE’ QUANDO NON ESISTEVA NEPPURE LA TELEVISIONE!!!
Quindi, nessuno fa notare che … IL CANONE RAI E’ UNA LEGGE FASCISTA!!!
Non vi sembra singolare che una legge fascista sia strenuamente difesa ed apprezzata proprio dalla sinistra? No! Non è per nulla singolare. Era stata introdotta per finanziare la propaganda fascista e tutt’ora ha lo stesso scopo: finanziare la propaganda politica.
E’ una imposta sulla detenzione di “mezzi atti o adattabili alla ricezioni di radioaudizioni nel territorio italiano”?
Ed allora se è un’imposta (o tassa non cambia nulla) sul possesso, perché non metterla alla fonte, ossia farla pagare come un’accisa al momento dell’acquisto del “mezzo atto o adattabile a ricevere ….”, e perché i soldi vanno solo alla Rai?
E se invece in tal modo si finanzia un “servizio pubblico”, perché non farlo pagare solo a chi quel servizio lo richiede?
Addebitare il canone Rai all’interno della bolletta elettrica è una violenza che NEPPURE I FASCISTI avevano ipotizzato. La legge del ’38, infatti, prevede che chi non voglia usufruire del servizio pubblico possa inviare una disdetta dell’abbonamento, rendendosi disponibile a suggellare l’apparecchio.
Ebbene centinaia di migliaia di cittadini italiani lo hanno fatto e LEGALMENTE non pagano il canone, questi cittadini NON SONO EVASORI!!!
Chiamare evasori chi legalmente rinuncia ad un servizio, oltretutto di qualità scadentissima, è già questa una violenza, alla quale non erano arrivati neppure i fascisti!
Se una persona si comporta quindi legalmente mandando la disdetta del canone, perché nessuno va a “suggellargli” l’apparecchio televisivo?
Perché alla Rai non conviene!!!
E non solo per i costi delle persone che dovrebbero andare in centinaia di migliaia di case, ma perché in questo modo milioni di persone in Italia non vedrebbero più i canali Rai e l’azienda incasserebbe anche molto meno dagli inserzionisti pubblicitari visti i minori ascolti.
Ed allora qual è la soluzione?
E’ semplicissima ed immediatamente attuabile senza alcun costo, vengono inviati i segnali video Rai solo a coloro che vogliono usufruire del servizio, semplicissimo, come adesso avviene con le Tv a pagamento. Naturalmente l’azienda pubblica potrebbe decidere di fornire gratuitamente alcuni canali generalisti, come fa oggi Mediaset, e chiedere un canone solo per alcuni tipologie di programmi (sempre come fa Mediaset oggi con i suoi canali Premium).
E fatemi concludere con una provocazione (ma dato che siamo in Italia le provocazioni spesso diventano premonizioni), dato che Renzi nel proporre il canone pagato in bolletta ha sottolineato che in quel modo il costo diminuirebbe (da 113 a 100 euro all’anno), quale potrebbe essere il passaggio successivo?
OBBLIGARE PER LEGGE I CITTADINI ITALIANI A GUARDARE LE SCHIFEZZE TRASMESSE DALLA RAI!!!
Se l’esecutivo regolasse quell’obbligo con una legge, che naturalmente dovrebbe prevedere un’ammenda in caso di mancato rispetto, Renzi potrebbe andare dalla Annunziata e dire che in questo modo gli ascolti della Tv pubblica salirebbero alle stelle e, di conseguenza, anche gli introiti pubblicitari, quindi lui sarebbe in grado di abbassare ulteriormente l’importo del canone per il contribuente.
Volete scommettere che qualcuno a Palazzo Chigi non la ritiene un’idea malsana?
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro