L’accordo sui migranti si è tramutato in una farsa
Lo so che è difficile da credere, ma le cose stanno proprio in questi termini, e forse era anche molto prevedibile: se un accordo viene firmato da 28 Paesi diversi è chiaro che è un accordo che non vale nulla.
Possibile infatti che non ci sia un solo Paese al quale quell’accordo non piace? A tutti sta bene?
Verrebbe da chiedersi, ma se tutti gli Stati dell’Unione europea lo trovano un ottimo compromesso, perché non è stato ratificato prima?
La verità, purtroppo, è sotto gli occhi di tutti coloro che non si fanno prendere per i fondelli. Ciò che è stato firmato nella notte è privo di qualsiasi senso, infatti delle due l’una: o è del tutto generico e quindi non si capisce chi lo stia rispettando e chi no, oppure si sa già che dal mancato rispetto non si avranno conseguenze di sorta.
Insomma è … una patacca!!!
Tutte queste “perplessità” le ho avute immediatamente, ma ovviamente rimanevano mie congetture, pensavo che il tempo avrebbe confermato o fugato del tutto le mie perplessità.
Mai però avrei potuto pensare che sarebbero bastate poche ore per tramutare quell’accordo firmato da 28 Capi di Governo in una farsa gigantesca.
Poche ore dopo l’annuncio in pompa magna della ratifica del documento da parte di tutti i Premier, sono uscite infatti delle indiscrezioni secondo le quali Macron avrebbe sostenuto che nel testo dell’accordo fosse rimarcato in maniera chiara che questi famosi centri di prima accoglienza dovevano essere dislocati nel Paese di primo approdo.
In pratica avete capito?
Ancora tutti da noi!!!
E poi … e poi … figuratevi.
Allora Conte ha smentito queste indiscrezioni, citando i termini inglesi (ma allora quell’accordo è scritto in inglese anche dopo la Brexit?) riportati nel testo ufficiale, aggiungendo che Macron avrebbe detto una sciocchezza perché “era stanco” (se l’avesse detta Juncker si sarebbe data la colpa qualcosa di “spiritoso”).
Ok, ho pensato, magari Macron ha fatto uscire quelle indiscrezioni a qualche agenzia di stampa, così, in maniera un po’ provocatoria, per vedere che effetto avrebbero fatto, ma poi, nelle dichiarazioni ufficiali, avrebbe corretto il tiro.
ED INVECE NO!!!
Successivamente il Presidente francese ha ribadito di persona in una conferenza stampa questa tesi, ed ossia che gli accordi prevedono che siano i Paesi di primo sbarco ad istituire i centri di controllo!!!
Ed allora perdonatemi ma siamo davvero alla farsa. Tutti danno dell’ubriacone ad Juncker, ma ora sembra proprio che non sia l’unico ad abbondare con l’alcol. Anzi chiediamo scusa agli ubriaconi se li abbiamo paragonati a questi politici.
Dobbiamo domandarci ancora una volta:
COSA CI STIAMO A FARE IN QUESTA EUROPA???
Quando l’Ungheria ha detto basta e non ha più voluto accogliere migranti economici provenienti dalle rotte balcaniche non è andata in Europa ad elemosinare la redistribuzione degli stessi, ha chiuso le frontiere … e basta.
Noi dobbiamo decidere: vogliamo dire basta all’immigrazione clandestina? Semplice, non li facciamo sbarcare e basta, oppure, come sostengo io, li facciamo sbarcare, poi sequestriamo la nave battente bandiera straniera e processiamo l’equipaggio per il reato di immigrazione clandestina.
In pochi giorni il flusso migratorio cessa automaticamente, senza bisogno dell’Europa!!!
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro