Le mamme in coda per l’elemosina, così si umilia un popolo
Se si vogliono perseguire politiche di sostegno alle nascite si incrementano gli asili nido e le tutele lavorative per le donne, non si dà alle neo mamme una umiliante elemosina di 800 euro.
Purtroppo la drammatica situazione economica nella quale si trova la popolazione italiana fa sì che le neo-mamme siano costrette a subire l’umiliazione di dover fare richiesta del “bonus”.
Vedete, cari lettori, il “bonus” non è altro che una mortificante mancia, che viene quindi elargita con uno scopo ben preciso, quello di far sentire, colui che lo riceve, il “beneficiario” di un qualcosa di non dovuto e quindi in dovere di ringraziare per l’atto di “magnanimità”.
L’Italia si sta “grecizzando”.
Purtroppo si sta quindi verificando ciò che alcuni anni fa mi disse un conoscente di nazionalità greca che vive in Italia da diverso tempo. Vedi Giancarlo, mi disse, gli italiani dovrebbero essere molto preoccupati della terribile crisi che sta devastando la Grecia, perché tra un po’ investirà anche loro.
Certo non era una difficile previsione, ma sul momento non gli diedi molto peso, ritenendola una eventualità abbastanza remota, non passò molto tempo, però, prima di rendermi conto che le sue parole avevano ben più di un fondo di verità.
Ora sono pienamente convinto che ci sia una regia ben studiata dietro all’impoverimento della classe media dei popoli europei: per evitare la “ribellione”, e quindi delle pericolose sommosse, occorreva togliere gradualmente la dignità alla popolazione.
E la strategia adottata è stata proprio quella di sostituire i cosiddetti “diritti” con le “mance”, ora è tutto chiaro! Capite certamente che non si ringrazia l’avventore per aver pagato il conto (atto dovuto), ma per l’eventuale mancia (atto volontario), sì!
I nostri governanti, però, non ci pagano il conto, in compenso, ogni tanto, ci lasciano una piccola mancia, e noi non ci lamentiamo per il conto non pagato, ma siamo riconoscenti per l’elemosina ricevuta.
Italiani, popolo di straccioni!
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro