L’economia mondiale va male, le Borse festeggiano
Un report del FMI sulla situazione economica mondiale, decisamente allarmante, fa volare le Borse. Un paradosso? Certo, ma ormai ci abbiamo fatto l’abitudine.
L’Istituto guidato da Christine Lagarde ha lanciato l’allarme in particolare per la situazione dell’economia in Cina, il cui rallentamento potrebbe avere “un impatto maggiore del previsto nei confronti delle economie di altri Paesi”.
Ciò, naturalmente, risponde a verità, è innegabile, infatti, che se il gigante asiatico importa meno materie prime a soffrirne saranno soprattutto Paesi, come ad esempio il Brasile, le cui esportazioni sono costituite per un terzo da ferro, soia e petrolio.
Il Brasile, in difficoltà, vede svalutarsi la propria moneta (-33% rispetto al dollaro negli ultimi sei mesi), in questa maniera recupera produttività, d’altro canto però il rischio diventa “sociale” visto che, come sempre accade in questi casi, nel Paese sudamericano da tempo stanno scendendo i redditi reali dei lavoratori autonomi ed i salari reali dei lavoratori dipendenti privati, mentre continuano a salire (sulla base di concessioni sfacciatamente elettoralistiche) i salari dei pubblici dipendenti.
Vedete quindi come gli aspetti economici influenzano la politica e la società civile, ed in tutto questo scenario vedere le Borse salire è un paradosso, ma ha una spiegazione.
La situazione economica mondiale è preoccupante? Ed allora i mercati scommettono nell’ennesimo “aiutino” da parte di Draghi. E dall’altra parte dell’Oceano? Beh! Lo stesso Fondo Monetario Internazionale ha consigliato alla Yellen di essere prudente prima di aumentare i tassi.
Così le Borse salgono.
E’ una visione miope?
Certo!!!
Ma ricorderò sempre, nell’immediatezza del primo salvataggio della Grecia da parte dell’Europa, la risposta che mi diede un importante gestore quando gli chiesi se non ritenesse temporaneo e non risolutivo l’intervento a favore del Paese ellenico “Certo – mi rispose – ma almeno per due anni siamo a posto”.
Ed allora … dai Draghi, spara dentro ancora un po’ di liquidità, almeno per un altro anno siamo a posto.
E poi?
Chi vivrà vedrà!
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro