L’Italia ha fatto tredici (trimestri senza crescita)!
Dobbiamo tornare al secondo trimestre del 2011, governo Berlusconi, per vedere una crescita del nostro Pil, da allora è soltanto diminuito o, quando è andata bene, è rimasto invariato.
Tredici trimestri così penso che li abbiamo avuti solo in tempo di guerra, ci stanno portando allo sfacelo e gli italiani non possono subire passivamente senza ribellarsi.
Ci stanno portando a fare la stessa fine che hanno fatto fare all’Argentina, alla quale, gli organismi sovranazionali chiedevano “le riforme” anziché lo sganciamento dall’assurda parità fra il peso ed il dollaro.
E queste benedette riforme le hanno ottenute, i vari governi che si sono succeduti nel Paese sudamericano, per evitare il default, hanno fatto tutto quanto chiedeva loro il FMI, e poi …
… poi sappiamo tutti come è finita l’Argentina, il mercato non ammette eccezioni, se viene costretto ad incanalarsi su binari sbagliati, prima o poi deraglia, è una legge matematica, senza esclusioni di alcun genere.
L’assurdità, per l’Argentina è aver imposto la parità fra peso e dollaro, bastava avere un minimo di cervello per chiedersi “ma quanto poteva durare”, ed allo stesso modo ci si deve chiedere “ma la parità fra la lira ed il marco tedesco”, cioè l’euro, quanto può durare.
Naturalmente a maggior ragione si potrebbe dire “ma la parità fra la dracma ed il marco tedesco, quanto poteva durare”? Ed infatti non è durata perché i titoli del debito pubblico greco sono andati in default e l’esplosione completa non si è ancora avuta soltanto per tutti i miliardi di aiuti arrivati al Paese ellenico che sono serviti a far credere che sia ancora in vita uno Stato che nella realtà è imbalsamato.
Ovviamente l’Italia non è la Grecia, se la Grecia è un petardo l’Italia è la bomba atomica, e naturalmente non salterà tutto domani, ma scoppierà, sarà inevitabile, è solo una questione di tempo.
Nel frattempo però ci avranno spolpato per bene riducendoci in miseria e noi non possiamo rimanere inermi dando credito proprio a coloro che, consciamente o meno, stanno permettendo che accada tutto questo.
Perché tutti i discorsi che sentite fare nelle varie trasmissioni televisive che vanno in onda sulle reti nazionali oppure che leggete sulla stampa, praticamente, non hanno senso, per risolvere il problema si propongono solo palliativi.
E’ come se noi avessimo legato ad un piede un grosso masso che ci impedisse persino di muoverci ed ascoltassimo una infinità di suggerimenti originali e fantasiosi che certamente allevierebbero la nostra sofferenza, ma non sentissimo nessuno proporre la cosa più normale e logica: “… e se tagliassimo la corda che tiene legato il masso al nostro piede”?
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro