L’Unione europea si copre di ridicolo
Adesso forse sarà chiaro a tutti perché gli inglesi se ne siano voluti andare, l’Unione europea ormai è un’istituzione che non solo ha perso da tempo ogni credibilità, ma giorno dopo giorno scade dal comico al grottesco.
Oddio, non ci sarebbe proprio nulla da ridere, questi ciarlatani che ne sono a capo stanno distruggendo un continente portando alla fame intere popolazioni (chiedere ai greci se si vogliono avere conferme), e pare proprio che non abbiano alcuna intenzione di cambiare rotta, ma vedendo le ultime tormentate vicende è difficile non farsi scappare una risata.
Davvero, credetemi, una bocciofila è un’organizzazione più seria e rigorosa.
L’ultima “perla” arriva dal “collegio dei commissari” che annovera fra i suoi membri personaggi da cabaret come Moscovici e Dombrovskis.
Il primo, un francese di origine rumena, che, dopo aver fatto danni inenarrabili in patria come Ministro dell’Economia e delle Finanze fra il 2012 ed il 2014, è stato dirottato in Europa da Hollande. Una procedura ormai usuale, l’Europa a questo serve: ad imbarcare squallidi personaggi che hanno fallito completamente nei loro Paesi e quindi vengono “sbolognati”.
Il secondo, pensate voi, un lettone. Nel 2009 viene nominato Primo Ministro del suo Paese in sostituzione del Premier dimissionario. L’anno successivo ci sono le elezioni e le vince, ma il suo governo dura solo un anno, si ritorna alle urne e vince nuovamente, ma anche stavolta il suo governo dura poco più di un anno. A questo punto anche i lettoni dicono basta, eleggono una donna al suo posto e … lo mandano in Europa. Il curriculum è tale che Juncker lo vuole subito al suo fianco, diventa così uno dei vice-presidenti della Commissione europea e viene nominato anche “Commissario europeo per l’euro” (figuratevi in che mani siamo!).
Ma non basta, la Brexit porta alle dimissioni il “Commissario europeo per la stabilità finanziaria, i servizi finanziari e il mercato unico dei capitali” il britannico Jonathan Hill e chi prende il suo posto? Avete indovinato proprio Dombrovskis.
Ebbene questi due personaggi, come detto, sono le punte di diamante del “collegio dei commissari” l’organo che doveva stabilire l’ammontare della multa da comminare a Spagna e Portogallo per aver violato il patto di stabilità non avendo ridotto il deficit.
Ebbene la decisione è stata di … non sanzionare i due Stati
Una decisione presa perché, riportiamo fedelmente: “i cittadini europei sono già abbastanza dubbiosi sulle istituzioni, non è il momento di provvedimenti punitivi”.
Traduzione: “Gli spagnoli ed i portoghesi se ne sarebbero fottuti della multa e non avrebbero pagato”.
Ora ditemi voi se questa è una cosa seria!
Ribadisco, purtroppo non c’è nulla da ridere, queste sono le persone e le Istituzioni dalle quali dipenderà il nostro futuro.
Andiamocene al più presto, scappiamo a gambe levate da questa Europa.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro