Ma Graziano Delrio ci è … o ci fa?
E’ sempre stato un difetto dei Presidenti, molto diffuso in ogni parte del mondo, quello di scegliersi come loro “Vice” delle persone di bassissimo profilo. Certo è capibile, l’esigenza è chiaramente quella di “far risaltare” ancor di più la personalità del leader, visto il “raffronto”.
Non ha fatto eccezione, quindi, Matteo Renzi che ha scelto come Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Graziano Delrio, un politico (forse il termine è esagerato) di bassissimo profilo e di scarsissime qualità.
La dimostrazione l’aveva già data proprio all’indomani della formazione del Governo quando, intervistato nella trasmissione di Lucia Annunziata, aveva parlato in maniera confusa e sconclusionata della possibile tassazione dei Bot, che si sarebbe dovuta intendere come inasprimento della tassazione dei Bot visto che sono già gravati da una ritenuta fiscale del 12,5%.
Delrio venne immediatamente smentito dallo stesso Renzi e dal Ministro dell’Economia Padoan spaventati per il possibile fuggi fuggi dei risparmiatori italiani dai titoli dello Stato.
L’aveva fatta talmente grossa (vi immaginate cosa accadrebbe se non venissero più sottoscritti titoli dello Stato?) che da quel momento gli avevano impedito di fare altre esternazioni.
Ieri, però, contravvenendo alla consegna del silenzio, Delrio ne ha combinata un’altra delle sue.
Intervenendo a margine del “Festival dell’Economia” (e Delrio con Economia formano un classico ossimoro) il Sottosegretario ha pesantemente criticato Bankitalia che ha avuto il solo torto di fare due conti e concludere che gli italiani con la Tasi prenderanno una stangata.
In pratica Bankitalia ha sentenziato che, nella migliore delle ipotesi, è stata reintrodotta l’Imu, ma saranno moltissimi gli italiani che, invece, verseranno molto di più perché all’aliquota massima verrà sommata la “sovratassa” dello 0,8% che diversi Comuni introdurranno assieme a detrazioni e sgravi.
Ma la perla di Delrio è arrivata quando, non potendo nascondere che sulle nostre teste si sta abbattendo l’ennesimo carico fiscale, ha concluso dicendo che gli italiani se la debbono prendere con i loro Comuni in quanto si tratta di una tassa locale, come se per il cittadino facesse differenza pagare una tassa al Comune, piuttosto che allo Stato.
Graziano!!! Sono sempre soldi che escono dalle nostre tasche per andare nel calderone Pubblico.
Non cambia nulla se vanno al Comune, alla Provincia, alla Regione o allo Stato, gli italiani sono solo stufi di essere tartassati!!!
Ma poi, proprio lui che fino a ieri era stato Presidente dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni d’Italia)!
Ormai siamo arrivati al punto che le varie Pubbliche Amministrazioni cercano di scaricarsi le colpe, lo Stato ai Comuni ed i Comuni alle Regioni e le Regioni alle Province che a loro volta ce l’hanno con lo Stato che le vuol far scomparire.
Insomma sembra proprio che, annusando l’aria grama che tira per il Paese, gli Amministratori pubblici abbiano cominciato il giochetto dello scaricabarile, ognuno cerca di salvare la propria pelle, ed intanto sulla nostra pelle continuano a piovere tasse.
Basta, per favore, basta!!!
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro