Maria Elena Boschi: fra un po' arriva la proposta per posare su Playboy?
Si può anche sorridere, ma gli italiani, oggi, hanno meno voglia di divertirsi e vorrebbero che si parlasse di politica in maniera seria, non riducendola a volgare gossip.
Ciò che invece sta accadendo attorno alla figura del Ministro Maria Elena Boschi, che, sia ben chiaro, non ne ha colpa alcuna, anzi, a ben vedere, ne è vittima, assomiglia sempre più ad un chiacchiericcio stile salotto di Barbara D’Urso.
La giovane Ministra per le Riforme Costituzionali e per i Rapporti con il Parlamento era stata fatta oggetto di intollerabili ed offensive provocazioni, con doppi sensi da osteria di quart’ordine, da parte di uno pseudo giornalista del programma “Le iene”.
D’altronde, mi direte, cosa ci si può attendere dalla trasmissione televisiva che ha fatto da cassa di risonanza e promosso il metodo Stamina, facendo passare una persona spregevole come Davide Vannoni quasi come un benefattore dei poveri? Ho più volte ribadito che per quelle nefandezze di “servizi” i responsabili del programma e della rete televisiva che li hanno mandati in onda dovrebbero risponderne penalmente.
D’accordo, non possiamo pretendere nulla dal programma “Le iene”, ma ci preme rimarcare che le trasmissioni di questo tipo passano per essere il “nuovo che avanza”, le fustigatrici dei vecchi luoghi comuni e delle mentalità retrograde. Mamma mia!
Più recentemente, però, è montata una nuova polemica che riguarda sempre la Boschi, innescata dalla parodia della neo Ministra andata in onda durante la trasmissione Ballarò.
Probabilmente la cosa sarebbe passata del tutto inosservata, visto che è stata una delle più infelici imitazioni della pur brava Virginia Raffaele, se lo zelante esponente del Pd, Michele Anzaldi, segretario della commissione di vigilanza della Rai, non avesse scritto alla presidente Tarantola per lamentarsi della “satira” sessista proprio alla vigilia dell’8 marzo e se questa lettera non fosse stata resa pubblica (non si sa da chi).
Verrebbe maliziosamente da pensare, visto che lo sketch andato in onda è parso davvero penoso (nulla di più deprimente di una satira che non fa ridere), che la lettera di Anzaldi avesse il solo scopo di creare una pseudo polemica a soli fini pubblicitari.
E’ perlomeno curioso, infatti, che un esponente del Pd se la prenda proprio con “l’organo ufficiale del partito”, ossia RaiTre.
Certo, ipotizzando che la lettera di protesta inviata alla Presidente della Rai possa essere stata un’operazione di marketing pubblicitario si corre il rischio di sopravvalutare l’astuzia e la scaltrezza di Anzaldi, ma non si riescono a trovare altre spiegazioni plausibili (che non siano offensive per lo stesso Anzaldi).
Di sicuro, infatti, il risultato della missiva è stato quello di riportare la discussione a livello gossip, non certo di innalzare il dibattito politico, si parla di quali “armi” abbia utilizzato la Boschi per bruciare le tappe in politica ed è proprio lo stesso Anzaldi che più volte nella sua lettera insiste sul “fascino” della giovane Ministra.
Ed i media ci sguazzano pubblicando “scatti” di pessimo gusto ed inventandosi ogni sorta di notizia incuranti delle smentite che la povera Maria Elena Boschi è costretta a fare.
Sarei pronto a scommettere che fra un po’ di tempo ci sarà un giornale che si inventerà lo scoop dell’anno: offerta una cifra esorbitante alla Ministra Boschi per posare su Playboy!
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro