Mattarella: Europa nostro destino e opportunità
Parla poco il nostro Presidente della Repubblica e, secondo alcuni, dice ancora di meno. Tuttavia, si può parlare poco … ma comunicare molto. Soprattutto se si utilizza un tono perentorio e se i concetti sono ripetuti con una certa cadenza.
Intervenendo sul numero speciale della rivista di Massimo D’Alema “Italianieuropei”, pubblicato in occasione dell’anniversario del 25 Aprile, Mattarella scrive “L’Europa è il nostro destino e la nostra opportunità”.
Si dice spesso che “le parole sono pietre”, ma quelle del nostro Presidente della Repubblica direi che più che pietre sono veri e propri … macigni.
Perché Mattarella non è Renzi, il giocoso Premier più che parlare … blatera, mentre il Presidente della Repubblica non dice mai nulla a vanvera, nei suoi scritti e nei suoi discorsi, egli “pesa” ogni parola e tutti i termini utilizzati hanno un significato ben preciso.
Un linguaggio asciutto ed un tono deciso rendono il modo di comunicare di Mattarella categorico, anzi di più, direi … risoluto.
Perciò vi invito a focalizzare l’attenzione su quel termine che ho considerato un macigno e cioè “destino”. Tutti noi sappiamo il significato della parola destino, ma quell’espressione (L’Europa è il nostro destino) continuava a frullarmi in testa, ed allora, come spesso mi capita in queste situazioni, ho voluto ricorrere all’imprescindibile Treccani che al termine “destino” dà una definizione semplicemente meravigliosa:
“ Il succedersi degli eventi ritenuto come preordinato e necessario, al disopra dell’umana capacità di volere e di potere”
Straordinario!
A questo punto ho ritenuto che, scrivendo quelle parole, il Presidente Mattarella volesse espressamente rivolgersi a me, ed a quanti, come me, lottano da anni per avere “meno Europa”, perché il nostro rimanga un Continente in cui popoli diversi per cultura e tradizioni possano essere sovrani all’interno dei loro confini.
Ebbene Mattarella a me, ed a tutti quelli che difendono la propria cultura non solo dice che l’attuale succedersi degli eventi è “preordinato e necessario”, ma è addirittura “al disopra dell’umana capacità di volere e potere”
In pratica ci dice “E’ inutile che voi continuiate a combattere una battaglia che non potrete mai vincere”.
Un messaggio che non lascia scampo, un’affermazione più che dura, oserei direi … violenta.
Ebbene sì, ma all’inizio parlavo anche della ripetitività dei concetti espressi dal Presidente Mattarella, perché la forza della comunicazione passa anche attraverso la reiterazione.
Proprio così, perché quello che Mattarella ha scritto su “Italianieuropei” non è per lui un concetto nuovo, egli infatti, lo scorso 12 ottobre, in occasione di un incontro tenutosi al Quirinale con una delegazione di Parlamentari europei aveva utilizzato esattamente la stessa espressione:
“L’Europa rappresenta il nostro destino”
Mi corre un brivido lungo la schiena.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro