Mattarella Presidente: evviva la Dc, evviva il cattocomunismo
Avevano minacciato di fucilarmi, è per questo motivo che ora li ringrazio di avermi dato solo una bastonata, anzi una “mattarellata”, in testa.
Non so se il tutto era stato precedentemente e scientemente studiato a tavolino, forse sì, forse no, ma l’effetto è stato questo, dobbiamo festeggiare per l’elezione di Sergio Mattarella, dobbiamo festeggiare per il ritorno in pompa magna della Dc vecchio stile.
E’ un vecchio modo di “contrattare”, ma sempre molto efficace: si prospetta alla controparte il peggio possibile, e questa sarà quasi felice, per lo scampato pericolo, di accettare una soluzione che, altrimenti, avrebbe ritenuto del tutto insoddisfacente.
Se poi così facendo si violano patti, si manca alla parola, si va contro ad un paio dei dieci comandamenti, non importa c’è sempre la confessione e il sacerdote non può far altro che assolverci.
Personalmente sono stufo, anzi non ho mai sopportato il “teatrino” della politica, ma i nostri politici probabilmente non sanno fare altro, a loro piace, anzi vivono di questo. E’ un mondo irreale, popolato da personaggi di fantasia, un mondo talmente distante dalla vita reale che forse proprio per questo continua a rimanere immutabile.
Naturalmente nulla è per sempre, se sono scomparsi i dinosauri, figuratevi, scomparirà anche la nostra classe politica, io continuo a sperare che ciò accada nella maniera meno violenta possibile, ma ogni giorno che passa temo che sia sempre più difficile una rivoluzione “non violenta”.
E visto che odio con tutto me stesso la violenza, probabilmente, prima o poi, sarò costretto ad rifuggire da un vortice che pare non lasciare speranza, anche se pensavo di aver accantonato per sempre una simile idea.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro