Pioggia di soldi sugli italiani
E’ diventata una guerra, mediatica, ma pur sempre una guerra, inizialmente dichiarata dal Movimento 5 Stelle che ha attaccato il governo con il suo “Reddito di Cittadinanza”. Renzi, dopo aver inizialmente sottovalutato il pericolo, ora cerca di rispondere con il suo “Reddito di Inclusione”, ma si intromette il governatore della Puglia Emiliano che, copiando Don Ciotti, parla di “Reddito di Dignità” e non va dimenticata neppure Bin Italia, una associazione di sociologi, economisti, filosofi ecc. ecc. che si sono posti come obiettivo l’introduzione nel nostro Paese di un “Reddito di Base”.
Insomma la fantasia nel coniare i nomi non manca, ciò che manca è la materia prima …. sono i soldi!!!
Sì, perché mentre si continuano a fare discorsi di questo tenore, fintanto che i politici si perdono in discussioni senza approdare a nulla (proprio perché manca la materia prima), gli italiani diventano sempre più poveri, e l’Istat ce lo ha ricordato anche di recente.
Il mondo non cambia, non cambia mai, sentire questi discorsi mi ha fatto tornare alla mente le inutili e sterili discussioni che negli anni settanta si cominciarono a fare all’interno della scuola dopo l’introduzione di una serie di atti normativi, i famosi “decreti delegati”.
Ebbene, quelle riunioni avevano in cliché che immancabilmente si ripeteva con straordinaria continuità, cominciavano sempre così, con il Preside che lanciava una proposta, normalmente la creazione di una innovativa aula “tecnologica” per l’apprendimento delle lingue. L’idea piaceva a tutti, professori, studenti e genitori ed ad ogni intervento questa fantomatica aula si corredava di strumenti talmente sofisticati da fare invidia alla Nasa.
Poi, verso la fine della riunione, c’era sempre qualcuno che poneva la fatidica domanda: come si sarebbe finanziato quel progetto? Si prendeva atto che “i soldi non c’erano”, e quindi tutto finiva lì.
E’ vero, non si concludeva mai nulla … ma sai che belle discussioni si facevano, e quanto era bello sognare!
Ebbene con “la guerra dei redditi” siamo andati oltre, ma purtroppo, in questo caso, la situazione, più che preoccupante, è stramaledettamente seria. Nessuno sta dicendo infatti agli italiani che si può dar “qualcosa” a loro (o meglio a qualcuno di loro) solo se “una cosa dello stesso importo” vien tolta a loro (o meglio a qualcuno di loro), ed in questo modo ci si avvicina sempre più ad uno scontro sociale.
L’unica alternativa, che stiamo portando avanti da sempre, è quella di aumentare il debito, ma anche in questo caso occorrerebbe dire agli italiani che facendo debiti non si diventa più ricchi, semplicemente si impoverisce il futuro.
Guardate è una cosa semplicissima da capire, basta un banale esempio: siete rimasti senza soldi sul conto corrente, siete disperati ed allora chiedete un prestito di 10.000 euro alla banca che ve lo concede ed ovviamente voi vi impegnate a restituire l’importo ottenuto in rate mensile maggiorate degli interessi concordati.
Il fatto di vedere ora un saldo di 10.000 euro sul vostro conto corrente vi rende più ricchi? Evidentemente no! Chiunque lo capisce!
Chiunque tranne Renzi, che si vanta di aver dato gli 80 euro agli italiani (ad alcuni italiani) senza specificare che per far ciò ha aumentato il nostro debito, quindi gli italiani (tutti) si troveranno a dover restituire quei soldi … con gli interessi.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro