Ma quale ripresa economica?!? Il peggio deve ancora venire!
I soliti media mainstream ormai da tempo stanno strombazzando ai quattro venti una gigantesca fake-new: la ripresa economica italiana.
Naturalmente la maggior parte degli italiani non ci crede, semplicemente perché non la vede, per altri è invece una tragica presa per i fondelli, un’atroce burla. Ad esempio, ma è solo l’ultimo in ordine cronologico, per i 90 lavoratori della Lovato Gas di Vicenza (gruppo Landi Renzo, che, guarda caso, oggi guadagna il 7% in Borsa) lavoratori ai quali, da un momento all’altro, è stato annunciata la chiusura della ditta nella città berica, la produzione verrà trasferita in Iran, India e Polonia.
Una volta, ma erano tanti anni fa, i tecnici italiani andavano in Iran a lavorare perché le nostre grandi aziende pubbliche, la Società Italiana per Condotte d’Acqua (Gruppo IRI) ad esempio, vincevano appalti giganteschi come la costruzione del complesso portuale di Bandar Abbas, all’epoca il più grande cantiere del mondo, ma era un’altra Italia (e un altro Iran: c’era ancora lo Scià).
Oggi invece le nostre aziende vanno all’estero a produrre perché costa meno e sono quasi “costrette” perché in Italia il personale lo devono pagare in euro, una moneta che, per il nostro Paese, è IPERVALUTATA!!!
L’avremo ripetuto ormai diverse volte, ma forse è bene ribadire che se il costo di produzione in Italia è gonfiato da una moneta che non rappresenta la nostra economia e non si può agire su di essa mancando la sovranità monetaria, la competitività può essere ottenuta o da un aumento spropositato della produttività (assolutamente irraggiungibile) o dalla svalutazione del costo del lavoro.
Vogliamo semplificare?
Visto che non si può svalutare la moneta, dobbiamo svalutare il lavoro!
Come?
O paghiamo ai nostri lavoratori stipendi di 4/500 euro o andiamo a produrre nei Paesi dove il costo mensile del lavoro è di 3/400 euro!!!
C’è una alternativa?
Certo!!!
Uscire il più in fretta possibile da questa maledetta moneta!
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro