Rai: un servizio pubblico va pagato solo da chi ne vuol usufruire!
Possiamo anche definirla una barzelletta, ma riterrei più opportuno invece dire che è l’ennesima presa in giro nei confronti degli italiani da parte del nostro Premier. Matteo Renzi, infatti, ha avuto il coraggio di annunciare che a breve presenterà un progetto di riforma della Rai per … “toglierla dal controllo dei partiti”.
Io capisco aver la faccia di bronzo, ma fino a questo punto è persino difficile da immaginare.
Ma quanti italiani possono credere ad una burla simile? Figuriamoci se i politici, specialmente quelli che sono al governo, vogliono davvero una Rai indipendente ed autonoma!
L’annuncio dell’ennesima riforma gattopardesca, quindi, ritengo che abbia il solito scopo, e cioè quello di mettere ancor di più le mani nelle tasche degli italiani e rapinarli di un canone ingiusto, truffaldino e perlomeno contro ogni logica.
Giustamente la legge prevede che il canone sia dovuto da coloro che vogliono usufruire del servizio, quindi si può evitare il pagamento inviando una raccomandata alla Rai chiedendo che venga disattivata dal proprio apparecchio televisivo la visione dei canali della Tv pubblica.
In questo modo, legalmente, ci si può esentare dal pagamento del canone. Sappiamo inoltre che i tecnici Rai, mai arrivano a disattivare la visione dei loro canali, per il semplice motivo che se fossero oscurati i canali della televisione pubblica ad un numero ragguardevole di italiani crollerebbero anche le entrate pubblicitarie.
Gli inserzionisti, infatti, con un bacino di utenza dei programmi notevolmente ridotto, non accetterebbero di pagare tariffe così salate per la loro pubblicità. Ma questo, ovviamente, è un problema della Rai, non dei cittadini italiani.
La cosiddetta riforma prospettata da Renzi quindi non è altro che l’ennesimo scandalo, l’ennesima presa per i fondelli e l’ennesima rapina ai danni degli italiani, perché servirà a far pagare a tutti un qualcosa di cui molti non usufruiscono.
Già ora le spese folli della Rai pesano su tutti i contribuenti, sappiamo infatti che al “Carrozzone di Stato” non basta il canone, non basta la pubblicità che è ormai a livelli insopportabili, ma riesce perfino a fare buchi spaventosi (oltre 200 milioni all’anno!) che ovviamente vengono ripianati con le tasse pagate da tutti i cittadini italiani.
Ed in ogni caso far pagare obbligatoriamente il canone anche a coloro che non vogliono vedere i programmi Rai sarebbe come far pagare obbligatoriamente un certo numero di biglietti dell’autobus anche a chi non utilizza i mezzi pubblici. Una follia!
E non mi basta nemmeno sentirmi dire che il canone Rai sia il più basso d’Europa e contenga la più grande offerta di canali, anche questa è chiaramente una argomentazione folle!
Perché è come se io fossi costretto a comprare ogni anno un certo numero di pacchetti di sigarette e quando dovessi reclamare per questa imposizione mi venisse detto: ma te le stiamo vendendo a due euro quando le altre marche in tabaccheria le trovi a 5 euro!
Ho capito!!! Ma se a me fa schifo il fumo non voglio comprare pacchetti di sigarette nemmeno per due euro!!!
Più ovvio di così!
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro