Renzi parla a Strasburgo, che figura di m… per l’Italia
Certo la colpa è nostra, l’abbiamo mandato noi a presiedere l’Unione europea nel semestre che spetta all’Italia, o meglio, non proprio, perché Matteo Renzi alla Presidenza del Consiglio non l’hanno votato gli italiani, comunque poco cambia, adesso abbiamo lui come Premier e lui ci rappresenta.
Ed allora permettetemi in questo articolo di usare un linguaggio diretto e poco forbito, ma aver visto a Strasburgo Matteo Renzi far fare all’Italia quella figura di m… mi ha fatto proprio ribollire il sangue nelle vene.
Si è presentato nella maniera peggiore possibile, e davanti ad un Parlamento di Strasburgo semivuoto (già questo è indicativo della considerazione che hanno di Renzi in Europa) anziché pronunciare il discorso di insediamento, si è messo a parlare a braccio dicendo naturalmente delle idiozie assurde e rimandando gli eurodeputati, eventualmente interessati a conoscere le linee programmatiche del suo mandato, ad andarsele a leggere perché erano depositate agli atti.
Ma questo qui è fuori di melone! Ma chi crede di prendere in giro?
Le cose che dice poi in quella ventina di minuti in cui parla sono un concentrato, anzi un centrifugato di sciocchezze, come mai erano state pronunciate da un uomo politico in un così breve lasso di tempo. Non so chi gli scriva i discorsi, ma sono talmente idioti che è probabile che se li inventi lui stesso.
Ritengo che quando cominci a pensare a ciò che dovrà dire anziché concentrarsi sui contenuti si arrovelli a cercare le parole da inserire, ed ecco allora che i suoi discorsi diventano delle immani supercazzole, prive di contenuto, sono il vuoto, la nullità più assoluta.
Espressioni senza senso come “ci vuole più Europa”. In Italia non c’è uno straccio di giornalista che gli chieda che c… vuol dire “Ci vuole più Europa”? Ma fuori dai nostri confini … sì!
E poi cerca in tutti i modi di far entrare termini “giovanilistici”, a sottolineare un senso di novità.
E qual è oggi il termine più di moda, abusato, becero e cafone nel linguaggio giovanile?
Selfie
E allora lui nel suo discorso ci infila questa parola, anche se è evidentemente forzata ed inutile. E parla di una “Europa che si fa un selfie …”
Ma vai a c…, mona!
Perché costringi gli italiani a vergognarsi?
Ma non si ferma qua Renzi, perché, proprio come le persone più ignoranti, crede di acquisire maggior considerazione facendo riferimenti di carattere storico/letterario ed allora cita Telemaco e Anchise …
Ma vai a c…, ebete!
Se i tuoi riferimenti culturali non sono andati più in là di Maria De Filippi! Non hai nemmeno quel briciolo di cervello per capire che citando l’Odissea e l’Eneide non fai altro che sottolineare la tua ignoranza?
Ok finito lo sfogo mi chiedo: gli si possono dare delle attenuanti? Forse un paio.
La prima. Dopo quattro mesi e mezzo di governo ha forse capito in quale situazione di m… si trova l’Italia e non avendo la più pallida idea di come si possa uscire da questa condizione disperata è entrato in panico perdendo completamente il lume della ragione, insomma da ricoverare, poveretto!
La seconda. Molto meno compiacente, che tutta questa sia stata una pantomima concordata con i tedeschi per farci accettare una nuova stangata, una manovra lacrime e sangue (ma occorrerebbe cambiare i termini perché le lacrime ormai sono finite ed il sangue sta per esaurirsi), in pratica una messinscena per potersi presentare quest’autunno agli italiani e dire: “vedete io ho provato a ribellarmi, ma loro sono inamovibili e quindi non posso far altro, altrimenti veniamo sbattuti fuori dall’euro e finiamo tutti in miseria, quindi questa stangata è il male minore”.
Vedremo come andrà, il tempo, come sempre, è un galantuomo.
Ma lasciatemi però un’ultima considerazione. Senza ritornare alla straordinaria statura politica e culturale dei De Gasperi e degli Einaudi, soltanto riferendoci ad un passato più recente, la tanto vituperata prima repubblica ci aveva dato i Fanfani, gli Andreotti, i Moro e gli Spadolini, la seconda ci ha dato questi idioti.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro