Salvini: bene la battaglia contro l'euro, letale l'abbraccio a Marine Le Pen
L’immagine di Salvini che abbraccia Marine Le Pen costerà cara in termini di voti al Carroccio, non solo nell’immediato, ma anche in prospettiva futura, sarà difficile infatti per la Lega spiegare ai suoi elettori che non c’è stata una svolta “statalista”.
A mio modo di vedere l’errore di Salvini è COLOSSALE, cosa può avere in comune un partito territoriale, federalista, indipendentista e liberista con uno nazionalista e statalista?
La battaglia contro l’euro?
Certo per motivi diversi può essere un obiettivo comune, ma occorrerebbe sottolineare queste diversità, è necessario fare dei distinguo.
Per il Front Nationale, infatti, la battaglia contro l’euro è la rivendicazione di una moneta “nazionale”, per la Lega dovrebbe essere la lotta contro una “bestialità” ed una aberrazione di carattere economico che sta distruggendo la nostra società.
Idem come sopra per l’immigrazione clandestina, occorre combatterla per ripristinare la legalità visto che attualmente è un “affare” gestito interamente dalla criminalità, ma la Lega non deve fare battaglie “nazionalistiche”, nessun uomo al mondo è “uno straniero”.
Ho salutato con favore l’arrivo di Matteo Salvini alla Segreteria di un partito che potrebbe avere ancora tanto da dire nel panorama politico italiano, molto è stato distrutto, è vero, ma il patrimonio è ancora cospicuo e sarebbe un delitto dilapidarlo.
Di Salvini ho apprezzato soprattutto questa decisa e determinata campagna contro la moneta unica, qua non è questione di voti, ma occorre salvare quel che resta ancora del nostro sistema produttivo prima che Renzi e compagni completino l’opera di fare dell’Italia “tabula rasa”.
Ho apprezzato la determinazione con la quale, nella manifestazione di Verona, si è scagliato contro lo Stato italiano che sta detenendo in maniera ignobile delle brave persone incarcerate come solo nei regime dittatoriali si è mai visto fare.
Però, caro Salvini, non basta tuonare con le parole “Liberateli! Altrimenti veniamo a tirarli fuori noi” per poi non far seguire nulla.
Dopo il lampo non succede nulla?
In natura avviene così, prima si vedono i lampi, poi si odono i tuoni ed infine viene giù l’iradiddio!!!
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro