Sarkozy non sorride più
L’ex Presidente francese Nicolas Sarkozy si trova attualmente in stato di fermo nella gendarmeria di Nanterre, città a pochi chilometri da Parigi.
Il politico francese era stato convocato nella mattinata per essere ascoltato su una vicenda per la quale ieri era stato arrestato il suo avvocato, Thierry Herzog e due Magistrati della Corte di Cassazione.
In sostanza Sarkozy avrebbe tentato, dietro la promessa di un incarico di prestigio, di avere, da un Magistrato, informazioni riguardanti una inchiesta che lo vedeva protagonista, il famoso scandalo Bettencourt, ricorderete senza dubbio i finanziamenti occulti “carpiti” all’anziana ereditiera dell’Oreal.
La cosa curiosa è che l’ex Presidente è rimasto “incastrato” da intercettazioni telefoniche che erano state autorizzate non per l’indagine riguardante la Bettencourt, bensì per un’altra inchiesta riguardante un altro scandalo, quello dell’arbitrato fra Bernard Tapie da una parte ed il Credit Lyonnais dall’altra.
C’è poi un terzo caso di imputazione (ma quante ne ha? Forse è invidioso di Berlusconi?) riguardante i finanziamenti illeciti, in quanto ovviamente non resi pubblici, avuti da Gheddafi per la sua campagna elettorale del 2007.
Si è così scoperto che Sarkozy ed il suo avvocato, per parlarsi, utilizzavano due utenze telefoniche registrate sotto falso nome, e da queste intercettazioni quindi le accuse di tentata corruzione che sono state mosse dagli inquirenti che ora dovranno decidere se confermare o meno lo stato di fermo.
La prima considerazione che viene spontanea è pensare come è messa male la Francia, ormai diventata lo zimbello d’Europa per i suoi due leader, uno soprannominato testa di casco per il suo celebre travestimento utilizzato negli incontri galanti, e l’altro che va a comprare le sim del telefonino utilizzando il nome di un agente immobiliare israelo-tunisino, ovviamente all’oscuro di tutto, che ora potrebbe anche denunciarlo per “furto di identità”.
Esponenti del partito di Sarkozy gridano invece al complotto.
Voi, cari lettori, sapete invece quale è il mio pensiero, Nicolas Sarkozy non dovrebbe di certo essere incriminato per questi futili capi di imputazione, bensì dovrebbe essere giudicato da una Corte Marziale internazionale, in qualità di capo delle Forze Armate francesi, con l’accusa di genocidio del popolo libico.
Dopo aver ricevuto finanziamenti da Gheddafi per la sua campagna elettorale nel 2007, occorrerebbe capire perché (e dovrebbe essere proprio una Corte Marziale a stabilirlo) Sarkozy ha scatenato una guerra in Libia che ha portato al genocidio di un popolo che viveva, grazie al petrolio naturalmente, in condizioni agiate, soprattutto in rapporto agli altri Stati africani che si affacciano sul Mediterraneo.
Sono stati uccisi soprattutto civili, donne … bambini, si è devastato uno Stato ora completamente in mano a tagliagole, come può tutto questo restare impunito?
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro