Staino e Rondolino più divertenti di Stanlio ed Ollio

Staino e Rondolino più divertenti di Stanlio ed Ollio

E poi mi chiedono come mai rimango a vivere in Italia. Certo, il desiderio di andarmene da questo Paese allo sbando è molto forte, ma poi succedono delle cose che solo da noi possono accadere, cose che ti fanno sbellicare dalle risate, ed allora ti chiedi: ma quale altro Stato riuscirebbero a farmi divertire così.

Prendete un tipo come Rondolino, dove lo trovate da un’altra parte?

Rondolino che accusa Bersani di essere un personaggio “squallido, privo di principi e intimamente vigliacco” precisando però che si tratta di giudizi al “politico, naturalmente, non alla persona”.

Non vi fa ridere? Come si fa a distinguere Bersani “uomo politico” da Bersani “persona”? Bersani non è forse un politico? Oppure lo fa a tempo perso. Come può essere il “politico” Bersani: squallido, privo di principi e intimamente vigliacco, e contemporaneamente essere anche una “brava persona”?

Ma certamente la cosa che fa più ridere è che questi attacchi (non li voglio neppure chiamare insulti), vengono da Rondolino! Avete presente Rondolino? La persona più ondivaga della terra!

Uno che da cronista politico dell’Unità diventa responsabile della comunicazione di Massimo D’Alema, Segretario del PDS e poi Presidente del Consiglio, e, successivamente alla caduta del Governo guidato da Baffino, nel 1999, va a lavorare alla Stampa, il quotidiano della Fiat. Un bel salto, non c’è che dire!

Ma era solo l’inizio, nel 2010, sale sul carro di Berlusconi, iniziando a scrivere per “Il Giornale” e diventando poi consigliere per la campagna elettorale di Daniela Santanché (mamma mia questo è proprio un triplo salto mortale con avvitamento!).

Ma figuriamoci se è da biasimare per così poco, Rondolino ha solo cambiato idea (politica, naturalmente) che male c’è? Capita a molti …

… solo che a Rondolino … un po’ più spesso!

Perché appena si accorge dell’ascesa di Renzi nel panorama politico italiano, ecco che fa un nuovo “salto della quaglia” (ma non chiamiamolo voltagabbana, per l’amor del cielo!). Semplicemente rimane talmente fulminato da pallista di Rignano da diventare più “renziano di Renzi”.

Ed “il Bomba” lo ripaga facendolo tornare all’Unità ed imponendolo come ospite fisso in quei programmi della tv spazzatura nei quali gli viene assegnato l’incarico di “provocatore”.

Un ruolo che svolge molto bene, visto che, per una predisposizione naturale, sprizza antipatia da tutti i pori. Riesce così a farsi  amici gli insegnanti di ogni ordine e grado, pronunciando una frase di una raffinatezza unica nei confronti di coloro che manifestavano contro la buona scuola: “Perché la Polizia non li riempie di botte?”, prendendosi così una inevitabile denuncia alla quale risponde sprezzante (dato che conosce bene come funziona la Magistratura in Italia).

Gli riesce talmente bene il ruolo di provocatore che Renzi lo incarica allora di “alzare il tiro” e quindi di mirare non solo agli oppositori esterni, ma anche a quelli interni al PD.

Arrivano così le bordate contro Bersani.

Ma come sapete, il bello deve ancora venire.

Perché a questo punto interviene Staino, anche lui convertitosi al renzismo e per questo diventato direttore della nuova “Unità”, il giornale entrato nel Guinness dei primati per il numero di fallimenti e l’enorme ammontare dei debiti, ripianati da tutti noi con un provvedimento del Governo Renzi che, in osservanza ad una legge del ’98 voluta dal Governo Prodi, ha versato alle Banche creditrici, soldi pubblici (quindi miei e vostri cari lettori) per l’iperbolica cifra di 107 milioni di euro!!!

Sapete quanti sono 107 milioni di euro di debiti per un giornale? Il record del mondo, appunto!

Comunque l’Unità, dopo che il Governo ha pagato questi 107 milioni di euro alle Banche creditrici, è tornata in edicola, ma continua a perdere ed ogni giorno che passa il debito aumenta. E verrà sempre saldato con soldi pubblici perché la legge, voluta dal Governo Prodi, ha introdotto una “garanzia Statale” sui debiti dei giornali di partito, una cosa che non sta né in cielo né in terra.

Ma torniamo a Staino che, venendo a conoscenza degli attacchi di Rondolino verso Bersani, si indigna e posta un tweet al vetriolo:

“A chi si lamenta delle volgarità di Rondolino: sono d’accordo con voi. Non a caso io dirigo solo l’Unità cartacea e non il sito.”

Obbligando così Rondolino a replicare sempre con un tweet:

“Caro direttore, ti informo che scrivo regolarmente sull’Unità cartacea.”

Ahahahahahahah

Oh mio Dio! Non è possibile, non riuscivo a smettere di sghignazzare.

Davvero solo in Italia!

L’Italia è l’unico Paese al mondo in cui un giornale non viene letto nemmeno dal suo Direttore!!!

Solo in Italia il Direttore di un giornale non sa nemmeno chi sono i suoi editorialisti.

Poi, improvvisamente, ho smesso di ridere. Ho pensato infatti che i debiti che stanno accumulando queste persone li dovremo saldare ancora noi contribuenti, in questo Paese ci fanno pagare anche le risate.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro