Stavolta Varoufakis ha ragione
Negli ultimissimi giorni stiamo assistendo ad un inusuale attacco nei confronti del Ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis. Dopo la riunione dell’Eurogruppo, infatti, il linguaggio utilizzato dai Ministri competenti nei confronti del collega ellenico è stato tutt’altro che diplomatico.
Varoufakis è stato definito “un dilettante”, “un perditempo” ed anche “un giocatore d’azzardo”, però, stavolta mi sento di difenderlo, a mio avviso, infatti, egli si è solo adeguato ad una situazione che di serio, ormai, non ha proprio più nulla.
Ci tengo innanzitutto a chiarire che non voglio mancare di rispetto ad una popolazione, come quella greca, che negli ultimi anni ha sofferto e probabilmente davanti a sé ha anni ancor più difficili, però mi dite cosa ci poteva essere di serio nella riunione dell’Eurogruppo a Riga?
In pratica è come se una persona, che ha solo debiti per milioni di euro, e nulla in tasca, venisse convocato dai suoi creditori che vogliono farsi dire da lui come intende pagare.
Questa riunione, quindi, non aveva nulla di serio.
Cosa si attendevano da Varoufakis? Che doveva dire?
Che avrebbero fatto una legge che imponeva a tutti i greci di vendere un rene per pagare il debito contratto con gli Stati europei?
I Ministri delle Finanze europei si sono stizziti perché hanno capito che non prenderanno dalla Grecia nemmeno un euro? Penso proprio di no, hanno solo fatto “la sceneggiata”, ossia hanno fatto finta di incazzarsi per tener buono l’elettorato che potrebbe rinfacciar loro di avere sperperato soldi pubblici per darli ai greci.
Ma siamo seri, o gli europei si mettono in testa che devono continuare a finanziare la Grecia per mantenere una parvenza di “unità”, oppure si chiude tutto e subito, si cancella il debito, e la Grecia riparte dalla dracma. Che altra soluzione esiste?
Per questo Varoufakis a mio avviso fa bene a prendere per i fondelli i “partners” europei, se si va al Cabaret … ci si va per ridere.
Ad essere poco seri sono i burocrati europei, cari lettori, andate a leggere cosa ci dicevano un anno fa: che la finanza pubblica in Grecia era stata risanata, che le politiche di rigore imposte dall’Europa avevano avuto un grande effetto, che la recessione in Grecia era finita e già ripartita la crescita e che negli anni a venire gli effetti benefici si sarebbero moltiplicati.
Ed allora quali sono le persone poco serie?
Non voglio naturalmente dire che la Grecia non abbia colpe, forse pensava di poter rimane un Paese sussidiato in eterno, ovviamente non era possibile, e così è andata avanti finché … finché i nodi non son venuti al pettine.
Di sceneggiate ne abbiamo già viste fin troppe, è ora di tornare seri, temo però di star chiedendo troppo all’Unione europea.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro