Tsipras: Non abbiamo bisogno di soldi … ma di denaro
Ho voluto parafrasare la dichiarazione che ha rilasciato il neo Premier greco, ossia “Non abbiamo bisogno di soldi, ma di tempo”. Ne ho voluto dare una traduzione letterale. E’ evidente, infatti, che la frase pronunciata da Tsipras è priva di qualsiasi significato, cosa può accadere in sei mesi? Che la Grecia fa le “riforme” e si tramuta in qualcosa di molto simile alla Germania?
Tsipras non è stato eletto perché avesse maggiori capacità “contrattuali” nei confronti dell’Europa rispetto ai suoi predecessori, Samaras aveva già ottenuto di tutto e di più, ed a dirlo sono i numeri (purtroppo per noi!).
Se oggi tutta Europa, e quindi anche tutti noi (sigh!) avanza soldi dalla Grecia significa che è stato fatto di tutto per tenere lo Stato ellenico all’interno dell’eurozona, ma semplicemente si trattava di una “Mission impossible”.
Non ho nulla contro il popolo greco, tutt’altro, il Paese ellenico era solo l’anello più debole e quindi quello condannato a saltare per primo, ma ciò che non funziona non è la Grecia, bensì l’euro!
Il fatto è che la soluzione, adesso, non è concedere altri prestiti alla Grecia, ulteriori soldi non servirebbero a risolvere un problema che ha la stessa difficoltà della quadratura di un cerchio.
Ciò che contesto a Tsipras è, da una parte, prendere in giro in primis il popolo greco dicendo che non è una questione di soldi, ma a lui servirebbe il tempo per fare le riforme (ma per favore!), e dall’altra la mancanza di coraggio, un coraggio che avrebbe dovuto avere soprattutto in virtù del consenso plebiscitario avuto dall’elettorato.
Avrebbe dovuto infatti presentarsi davanti al suo popolo e, facendo leva su valori nobili come la “dignità nazionale”, dire a chiare lettere che si doveva chiudere una pagina fallimentare anche se, come ogni cambiamento radicale, non sarebbe stato indolore.
Ed invece non si capisce dove sia la novità rispetto a Neo Democratia, avesse vinto le elezioni Samaras cosa avrebbe fatto? Esattamente quel che stanno facendo oggi Tsipras e Varoufakis, cioè elemosinare ancora qualche miliardo per “tirare a campare”.
Gli eccessivi debiti sono sempre stati fonte di conflitti e sofferenze, non facciamo il clamoroso errore di pensare che la strada per uscire da una situazione già drammatica sia quella di aumentarli.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro