Vincenzo Nibali: un’impresa che fa gioire gli … svizzeri
Nell’ultima tappa pirenaica che vedeva tra l’altro l’ascesa al mitico Tourmalet, una montagna che ha fatto la storia del Tour de France, Vincenzo Nibali è stato grandioso.
Se ne è andato, con la maglia gialla sulle spalle, quando mancavano più di 10 chilometri al traguardo ed era appena cominciata l’ultima asperità, l’Hautacam.
Nel momento in cui ha raggiunto Nieve, che in quel momento era in testa, mi ha ricordato il grande Pantani, non lo ha superato … lo ha “volato via”, proprio come faceva il Pirata.
Ed ora, con più di sette minuti sul secondo in classifica ha zittito tutti, qua non ce n’era né per Contador né per Froome, con questo Nibali avrebbero visto la polvere pure loro.
Ed allora ecco che il nostro Presidente del Consiglio non si lascia perdere l’occasione e con un tweet esalta l’impresa del ciclista messinese (Mamma mia, Nibali#chapeau).
Sì certo, messinese di nascita, ma non sarebbe diventato il campione che è se, ancora giovanissimo, non si fosse trasferito in Toscana, terra in cui il ciclismo è una specie di religione. E quindi hanno ragione i toscani a dire che Nibali è anche un po’ loro.
E chissà con queste vittorie quanto guadagnerà, certamente si parla di milioni di euro, Nibali, ricordiamolo, corre per l’Astana, squadra del “ricco” (di petrolio) Kazakistan, la squadra ciclistica prende il nome proprio dalla capitale.
Insomma, la squadra, i premi del Tour e soprattutto gli sponsor riempiranno d’oro il “nostro” ciclista. Evviva! Con tutto quello che guadagnerà chissà quante tasse verserà allo Stato italiano, con la crisi che abbiamo dobbiamo essere felici che ci siano plurimilionari che rimpinguano le casse del nostro Stato, visto poi le aliquote delle nostre imposte sul reddito c’è davvero da fregarsi le mani …
Forse però, forse c’è un però … magari per una questione di aria salubre, forse perché gli ricordava la natia Messina (stessa pulizia delle strade, stesso ordine), non certo per questioni fiscali … ma Vincenzo Nibali, ormai da anni, da quando guadagna molto, ha preso la residenza a Lugano.
Forse per questo al suo passaggio abbiamo visto sventolare tante bandiere rossocrociate.
Bravo Vincenzo hai fatto bene, approvo completamente la tua scelta, e lei che ne dice Sig. Renzi? Nel suo tweet poteva evitare il francese “chapeau” … a Lugano si parla in italiano.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro