Renzi non è stupido … è ignorante! (Parte prima)
“Meglio avere a che fare con uno stupido che con un ignorante, perlomeno, ogni tanto, il primo ti concede una pausa”. Mi è tornato alla mente questo vecchio detto dopo aver letto alcune frasi pronunciate dal nostro Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, a margine di una conferenza stampa con il Primo Ministro svedese Stefan Lofven.
Ho dovuto riascoltare più volte quelle frasi, non ritenevo possibile che un Primo Ministro potesse essere tanto ignorante in materia economica.
Al nostro Premier veniva posta una domanda sulla drammatica crisi che sta attraversando il sistema bancario italiano e Banca Montepaschi in particolare.
Ebbene questa è la risposta di Renzi:
“I risparmiatori italiani, i correntisti italiani non hanno alcun problema e per me questa è la priorità, perché è del tutto evidente che le questioni problematiche sul mercato, sui mercati, le difficoltà della borsa naturalmente sono viste, seguite con attenzione da parte di tutti i governi ed anche dal governo italiano, ma riguardano gli azionisti. A me interessa che non ci sia alcun dubbio rispetto alla tranquillità dei correntisti italiani e quindi di coloro i quali mettono i soldi nelle banche italiane ed europee”
Mi sono chiesto: possibile che possa essere così ignorante?
Da un lato dice che “le difficoltà della borsa” sono “seguite con attenzione anche dal Governo italiano” ma … “riguardano gli azionisti”?!?!? E allora??? Cosa sta dicendo? Che il Governo italiano è attento a quanto accade in borsa, ma … degli azionisti … non gliene frega nulla???
Sì! Mi sta dicendo proprio questo!!!
Ed infatti lo specifica, per coloro che ancora non l’avessero capito “A me interessa che non ci sia alcun dubbio rispetto alla tranquillità dei correntisti italiani e quindi di coloro i quali mettono i soldi nelle banche italiane ed europee”!!!
Ma non è possibile essere così ignoranti!!!
Intanto i correntisti NON “mettono i soldi nelle banche” bensì li mettono in conti propri, quindi al massimo li depositano. Coloro che “mettono i soldi nelle banche” nel senso che partecipano con proprie disponibilità alla gestione aziendale sono proprio gli azionisti.
Ma a parte quindi “piccola” precisazione, il nostro Presidente del Consiglio non ha mai pensato che se viene azzerato il valore delle azioni, ossia se gli azionisti perdono i loro soldi, significa che la Banca “potrebbe avere qualche problemino” ed i correntisti in quel caso non dovrebbero sentirsi tanto tranquilli?
A questo punto non mi rivolgo più al nostro Premier perché sono sicuro che egli non sia in grado di capire questi elementari passaggi logici, ma mi rivolgo a voi cari lettori.
Le Banche, come tutte le aziende, detengono “capitale proprio” e “capitale di terzi”, nella fattispecie, semplificando, il capitale proprio è dato dagli azionisti, mentre il capitale di terzi dai correntisti.
Ebbene tutti, ma proprio tutti (tranne Matteo Renzi) sono in grado di capire che non potrebbe esistere “capitale di terzi” se non esistesse “capitale proprio”, semplicemente per il fatto che il capitale proprio svolge una duplice funzione assolutamente essenziale e vitale.
Da un lato consente la normale attività “imprenditoriale”, in altre parole permette alle banche di “esistere”, di comprare computer, affittare locali, in qualche caso persino di pagare gli stipendi al personale!!!
Ma Matteo Renzi non arriva a capire che se la Banca non avesse capitale proprio non esisterebbe? Matteo! Se la Banca non avesse capitale proprio, come potrebbe sostenere le proprie spese? Prelevando dai conti dei correntisti???
E se da un lato il capitale proprio, come ovvio, è indispensabile per l’esistenza stessa della Banca, esso svolge anche un’altra funzione imprescindibile, funge infatti da “garanzia” per i propri correntisti, visto che l’attività principale di una Banca”, cioè quella di “impiegare” il denaro in deposito prestandolo al sistema economico, è una attività “rischiosa”.
Insomma, in soldoni, neppure un pazzo andrebbe a depositare i propri soldi in una Banca che non detenesse capitale proprio.
Concludendo, soltanto una persona straordinariamente ignorante avrebbe potuto esprimersi come il nostro Presidente del Consiglio, che, però, purtroppo, non si è fermato lì, arrivando a dire castronerie ancor più assurde delle quali ci occuperemo in un prossimo articolo.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro